Endamaged «At the Gates» [2014]
Recensione
Con questo disco dei romani Endamaged sarò pure lapidario, troppo drastico, quello che volete, ma io non riesco a credere quasi a quello che ho sentito. “At the gates” è il loro disco di debutto, comincia in maniera fiammeggiante e potente, con una opener come “Soldier god” musicalmente vivacissima, tecnica e irresistibilmente metal, che sembra strumentale e invece dopo 2 dei suoi 5 minuti di durata, comincia il cantato. Bella sorpresa, che ho apprezzato. E da qui, comincia lo scandalo. Un vero e proprio “WTF” che marchia a fuoco la riuscita di quest’album.
Non è che Roberto Mastropietro canta male, anzi, ma qui c’è qualcosa che non è andato per il verso giusto: le voci sono incredibilmente basse, confuse e soprattutto con un suono completamente diverso, con dei cori ancora più bassi, un brusio di sottofondo mentre la band picchia bene musicalmente. Giuro che sono sincero: una cosa del genere andrebbe bene, probabilmente, per un provino, per vedere se il cantante che avevano trovato è effettivamente all’altezza, oppure come linea guida in fase di registrazione per poi fare tutto meglio, o ancora come pezzi da analizzare dai musicisti per vedere se il pezzo spacca abbastanza prima di entrare in studio di registrazione, ma qui siamo a dei livelli impresentabili. La band spacca tutto musicalmente, e il cantante sembra che abbia registrato col microfonino del pc portatile, e tra l’altro in maniera frettolosa, perché si sente che sa cantare, però i brani soprattutto all’inizio sono pieni di stecche e di note non del tutto prese. Ho risentito e risentito questo cd e questo difetto non mitiga mai.
Chiedo scusa alla band per i miei toni severi, ma sentire “At the Gates” mi ha davvero messo il malumore: 49 minuti di musica fatta così bene ma con la voce fatta alla veloce e alla meno peggio equivalgono a mio avviso ad una vera presa in giro, equivalgono a regalarti una Lamborghini con dentro il motore di una Duna, equivalgono a spacciare sul mercato un prodotto totalmente non pronto ad essere pubblicato, tantomeno sotto label. Io non so cosa sia andato storto, ma così questa musica presenta una voce improponibile, che davvero non so come spiegarmi. E mi dispiace, ma il cd lo boccio: ok, i pezzi strumentalmente sono belli e la musica è registrata bene, ma i problemi di cui sopra della voce rovinano questo cd e ne neutralizzano la riuscita a dir poco, visto che fino a prova contraria la voce nel metal classico è importante. Scusate i toni Endamaged, ma questa è stata una delusione enorme. Ma per cortesia.
Track by Track
- Soldier God 55
- Death (The 4th Seal) 55
- Lies of the Vultures 55
- When the Walls Fall Down 55
- No Grave but the Sea 55
- Master of Abyss 55
- Into the Pit... Endamaged 55
- The Dome of the Rock 55
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 40
- Qualità Artwork: 55
- Originalità: 60
- Tecnica: 60
Giudizio Finale
56Recensione di Snarl pubblicata il 28.03.2015. Articolo letto 1664 volte.
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