EpisThemE «Descending Patterns» [2014]

Epistheme «Descending Patterns» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
08.10.2014

 

Visualizzazioni:
2172

 

Band:
EpisThemE
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Titolo:
Descending Patterns

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Luca Correnti :: Vocals
Francesco 'Seven' Coluzzi :: Guitar
Enrico Grillo :: Guitar
Riccardo Liberti :: Bass
Daniele Spagnulo :: Drums

 

Genere:
Death Metal / Progressive

 

Durata:
38' 21"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
13.04.2014

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Esce autoprodotto il primo full length dei Catanesi Epistheme, che si definiscono “Prog Extreme Metal”. Definizione calzante? Più o meno. Sì perché ad un ascolto sommario questo “Descending Patterns” sembra niente di che: sembra il solito album ben assemblato ma fatto dalla solita band che suona introspettiva semplicemente perché non sa suonare diretta e veloce.
Tuttavia, giudicare quest’album così sarebbe riduttivo. Gli Epistheme forse in questo cliché ci ricadono in parte, ma ciò non toglie che il loro primo album ad un ascolto approfondito potrà manifestare la loro passione per il death metal più melodico e che non disdegna chitarre acustiche e voce pulita. Se state pensando agli Opeth di metà carriera, siete sulla strada giusta, specialmente per ciò che riguarda brani come “Erase that frame”, l’intermezzo crepuscolare di “Shades of may”, molto riuscito peraltro, nonché “Endless Apathy”. Altrove è l’ecletticismo compositivo degli ultimi Death a regnare, come in “Silent Screaming”, dove la variazione sul tema rende questa band più personale. Questo è il lato positivo dell’album, cioè il fatto di essere un tributo onesto a questi due numi tutelari del metal, magari non un’operazione originalissima ma senz’altro genuina e valevole di un ascolto da questo punto di vista.
Il lato negativo è stato in parte accennato prima: la band per quanto non chieda altro che di divertirsi a suonare nella scia sonora lasciata da questi due gruppi, dall’altro mostra che non sono neanche lontanamente paragonabili a questi due nomi, l’operazione musicale non è brutta ma neanche particolarmente brillante e per questo motivo gli Epistheme escono battuti dal confronto, tanto più che a volte effettivamente sembrano una band che invece di darci dentro si perde in lungaggini, in parti lente un po’ prolisse e (come in “Blindside”) in accelerazioni dopo un ottimo inizio che fanno perdere al brano freschezza e originalità.
Insomma: un debutto onesto, fatto da una band che per ora si è rivelata capace di fare un album buono ma che paga pesante dazio ai propri idoli, e che da questo punto di vista può certamente migliorare. Acquisto comunque consigliato se siete fans delle bands succitate. Chissà che qui non troviate qualcosa che rafforzi la vostra fede in queste bands.

Track by Track
  1. Eyeland 70
  2. Erase that frame 75
  3. Silent Screaming 75
  4. Shades of may 75
  5. Blindside 65
  6. Endless apathy 70
  7. Nemesis 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
69

 

Recensione di Snarl pubblicata il 08.10.2014. Articolo letto 2172 volte.

 

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