Eternal Torture «Lacerate the Global Hate» [2013]

Eternal Torture «Lacerate The Global Hate» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Carnival Creation »

Recensione Pubblicata il:
11.11.2013

Band:
Eternal Torture

Titolo:
Lacerate the Global Hate

Nazione:
Germania

Formazione:
Andy Brecht - Vocals
Matthias Trippelsdorf - Guitar
Mathias Erber - Guitar
Andi Pape – Bass
Alex Neuberger – Drums

Genere:
Death Core

Durata:
35' 51"

Formato:
CD

Data di Uscita:
06.09.2013

Etichetta:
Noisehead Records

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
Wildhorizon Media

Recensione

‘Lacerate the Global Hate’ dei tedeschi Eternal Torture è il classico disco che mi ricorda il motivo per cui ogni tanto trovo completamente demotivante l’Heavy Metal estremo e modernissimo, nella fattispecie è di un anonimo imbarazzante e contiene soluzioni talmente abusate e patetiche da farmi perdere la voglia anche solo di proseguire l’ascolto ma un recensore serio fa questo ed altro per cui, tolti i due minuti iniziali di agonia mentale mista a irritabilità, mi son fatto forza ed ho continuato questi 35 minuti di disco rendendomi conseguentemente conto di aver sprecato in effetti 35 minuti della mia vita.
Gli Eternal Torture non mi erano del tutto nuovi. Avevo ascoltato tempo fa il precedente ‘Dissanity’ restandone disgustato per l’assoluta ovvietà e mediocrità col quale fu stato generato ma trattandosi di un debut non ho confermato nessuna idea, idea che viene quasi indelebile con questo discutibile cambio di (sotto)genere (ora si danno al Deathcore) e mostrandoci esattamente ciò che ci si deve aspettare da un album come questo: brani cadenzati, blast beat, pattern identici a quelli di altre decine di gruppi, riff statici, uno stile di vocals che mal sopporto (per gusti personali) essendo troppo sguaiato e “cinghialesco” e, cosa che più mi ha fatto accapponare la pelle ma che in fondo avrei dovuto aspettarmi: la contaminazione con la Dubstep, tipo di musica che più detesto in assoluto e che ritengo fastidiosa (altri gusti personali) quindi trovarmela servita sottoforma di backing track in un disco già mediocre come questo non ha alzato di un centesimo il voto finale, anzi!
Ogni brano, riff, idea ruota intorno al “già sentito”, ogni pezzo somiglia all’altro e i fin troppi filler rendono il tutto davvero scadente come qualità.
Mi spiace ma anche la seconda occasione per gli ET è stata gettata al vento.