Even Flow «Life Has Just Begun» [2017]

Even Flow «Life Has Just Begun» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
02.08.2018

 

Visualizzazioni:
2059

 

Band:
Even Flow
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Titolo:
Life Has Just Begun

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Marco Pastorino :: Vocals;
- Pietro Paolo Lunesu :: Backing Vocals and Guitar;
- Giorgio Lunesu :: Drums;
- Gavino Salaris :: Bass;

 

Genere:
Progressive Metal

 

Durata:
49' 52"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
08.12.2017

 

Etichetta:
Mjriam Inc.

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Truck Me Hard
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Recensione

Gli Even Flow, formati alla fine degli anni ’90, rilasciano oggi questo full lenght “Life Has Just Began” , preceduto nel tempo da due Ep e secondo al precedente “Flower Paths” offrendo un ingente quanto interessante progressive metal che ricorda con estrema facilità Dream Theater ma anche Artension e band di pari spessore. Ciò che emerge sin da subito, anche grazie all’esperienza che la band ha accumulato nel corso del tempo sia attraverso la propria indiscussa capacità ma anche per l’ottima gavetta fatta sopra i palchi di mezza Europa, è la fantastica sinergia che contraddistingue tra gli strumentisti per saper realizzare con estrema semplicità incredibili ritmiche ma soprattutto fantastici riff con annessi passaggi più melodici, tutti splendidamente amalgamati con l’ottimo lavoro del synth, riuscendo così a fare delle tracce un egregio quanto eccellente lavoro. I dieci brani tirati a lustro dalla band vengono oltretutto resi ancor più d’effetto grazie all’ottimo clean vocale molto espressivo e allo stesso tempo dinamico di fronte a passaggi moderati ma anche più intensi. Anche se il brano d’apertura “Secret Prayer” dà un po’ l’impressione di un qualcosa di abbastanza scontato e poco fantasioso, è con “Come To Life” che la band inizia a calare i propri assi dalla manica offrendo un quadro strutturale compositivo di notevole spessore frutto anche di un’andatura decisa, compatta e granitica dove ritmiche al meglio diversificate si alternano in maniera eccelsa; si prosegue ancora con “Hazur Haze” e “Believe” il primo dei quali nuovamente sinergico tra chitarre e synth e forte di un lavoro di ritmica tutta da ascoltare e riascoltare, mentre il secondo apre con un motivo acustico maggiormente moderato rispetto ai precedenti ascoltati ma forte del suo ritornello cantato; se con “Writing Memory” la band offre un nuovo quanto compatto motivo dove l’ottimo lavoro del synth ma anche degli altri strumenti dandoci ulteriore conferma del proprio livello creativo, con “Infinity” e il successivo “Oblivion” la sensazione è quella di darci prova della semplicità seducente che ha la band sia nel momento in cui affronta con energia il tutto che nel momento in cui si imbatte in contesti similari più a ballad; anche con “Alternative State Of Mind” la band offre un emozionante quadro compositivo compatto, melodico e attraente dalla prima nota suonata; “Mystical Inside” si presenta in maniera semplice e senza troppo compromessi mentre la conclusiva “Season Never Changes” assurge maggiormente i connotati di una ballads. Il disco nella sua ottima soluzione conferma la presenza nella scena underground nazionale di una band di tutto rispetto capace di confrontarsi senza il minimo problema con realtà di spessore mondiale.

Track by Track
  1. Secret Prayer 70
  2. Come To Life 80
  3. Hazur Haze 80
  4. Believe 75
  5. Writing Memory 75
  6. Infinity 80
  7. Oblivion 75
  8. Alternative State Of Mind 80
  9. Mystical Inside 80
  10. Season Never Changes 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 02.08.2018. Articolo letto 2059 volte.

 

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