Ever Frost «Departing Of Time» [2012]
Ever Frost
Titolo:
Departing Of Time
Nazione:
Italia
Formazione:
Francesco "lion" Leone :: Vocals
Enrico "anno" Annovi :: Rhythm And Lead Guitar
Claudio Mulas :: Rhythm Guitar
Enrico "bonne" Bonetti :: Bass
Federico Leone :: Drums
Genere:
Durata:
51' 25"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Sembra incredibile come una band come gli Ever-Frost non abbia ancora firmato con una etichetta tra le più importanti europee. “Departing Of Time “ è un debut album di quelli che ti restano impressi e che brillano fortemente in mezzo al panorama musicale italiano di quest’anno. I modenesi Ever-Frost sono tra le band più affiatate che abbia avuto il piacere di incontrare. Suonano un Progressive-Melodic Death prendendo il meglio di tante band note e impastandolo con attitudini personali niente male e “Departing..” è la prova schiacciante che i nostri fanno sul serio e che hanno iniziato una carriera discografia già con uno studio-album invidiabile sia per contenuti che per produzione in sé per sé.
Il discorso “Ever-Frost” così come lo si conosce è iniziato nel 2008 ma i ragazzi suonano insieme già da qualche anno prima per cui l’intesa generale non è mai mancata e nessun musicista tra loro suona in modo distaccato; si verifica invece un composto devastante in cui ognuno dice la sua e non prevarica mai gli altri. Questo è senza dubbio un punto enorme a favore.
Cosa dire di “Departing Of Time“ quindi? Che è un disco originale senza dubbio poiché è costruito con tutti i crismi del mestiere senza mai strafare. Può essere benissimo diviso in due parti: la prima, più violenta e tecnica offre un incipit mostruosamente dinamico nel quale gli EF ci fanno tornare in mente band famose solo in parte e nel quale si verificano moltissimi cambi di ritmo, di atmosfera, si va dall’estremo del Death Metal a incessanti groove convincenti e dotati. E’ il lato più estremo del disco per intenderci e giustamente è stato posto all’inizio del platter come miglior biglietto da visita.
Dalla traccia 6 (“Tear Down The Sky”) le carte cambiano: scopriamo che i nostri non sono “solo” riff velocissimi, drumming estremo, blast beat e visioni del metal estremo modernissime. C’è anche del romanticismo, della passione e sia con la traccia citata poc’anzi che con altre semi-ballad (“Be Your Own God” e in parte “Immortal Creed”) possiamo respirare un po’ facendoci cullare passivamente da una sonorità molto accesa, per certi versi più articolata e ricercata di prima ma più lenta e misurata.
Ciò che mi ha lasciato sorpreso è che la seconda parte del disco, pur rappresentando la faccia della medaglia maggiormente “rilassata” delle due, non ha per nulla abbassato il ritmo mentale dell’album, anzi, lo ha reso più intenso e lo fa chiudere con “Immortal Creed”, brano finale molto riuscito.
Ogni cosa è al suo posto e “Departing Of Time” contribuisce a farmi scrivere quanto segue: noi italiani non dobbiamo temere alcuna concorrenza dell’estero.
Track by Track
- Intro S.V.
- Departing Of Time 75
- The White Light Beyond The Wall 85
- Revenge 85
- Cosmic Evolution 75
- Tear Down The Sky 75
- Be Your Own God 80
- A Glance Into The End 80
- Immortal Creed 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 75
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
79Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 2087 volte.
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