Eyehate «Do You Remember God» [2009]

Eyehate «Do You Remember God» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1235

 

Band:
Eyehate
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Titolo:
Do You Remember God

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Enrico Tiberi :: Vocals, Electronics
Giancarlo Belligoni :: 7, 8 String
Luca Giacchetti :: 7, 8 String
Claudio Basconi :: 5 String
Emanuele Beccacece :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
18' 38"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Chiamarsi Eyehate e suonare metal groove presuppone che si conoscano gli Eyehategod, visto che il rischio di fare un tutt'uno c'è sempre e si potrebbe cercare un parallelismo che in realtà poi non c'è. O no? Rimaniamo in dubbio. Quello che è certo è che gli americani esistono da molti anni e si sono sempre mossi in territori poco accessibili, con una proposta minimale e informe di feedback e ben lontani da tendenze melodiche. Che invece tentano molto in nostri Eyehate, che si cimentano con passione in brani ben più delineati, definiti che cercano lo stesso l'abuso di feedback, soprattutto nel groove delle chitarra a 7 e 8 corde, ma non per far perdere i sentimenti all'ascoltatore; più che altro per la costruzione di brani cadenzati dal piglio moderno che comunicano una certa agitazione. Il tutto è prodotto in maniera impeccabile, i suoni sono robusti ed in evidenza, e fortunatamente non ci si limita solo a questo. Dico fortunatamente perché in realtà risultano un po' freddini e plasticosi anche a causa di queste melodie svaccate dall'aria svedese che contaminano i brani. Ci sono dei passaggi oscuri di sicuro effetto, anche se abbastanza canonici e su quelli punterei di più. Nel complesso abbiamo una forte vena metal ricca e burbanzosa, atipica e misteriosa che si apre a momenti avvicinabili ai Katatonia più recenti, ma con un'urgenza maggiore, che hanno l'anima un po' ruffiana, che sono li evidentemente per stemprare il suono granitico, anzi monolitico. Ho un giudizio molto contrastato: la parte più chiassosa mi piace tantissimo e ci credo molto quando sento quelle devastanti ritmiche di doppia cassa o le dissonanti linee di chitarra che scuotono dentro; quando partono le melodie ci resto sempre male, il cambio di registro è troppo marcato e spiazzano. Se l'effetto voluto era questo non lo so, ma non l'ho trovato gradevole. In ultima tesi vorrei far notare che l'ascolto è limitato a quattro tracce su nove; non sono sicuro che avrei retto bene altri cinque pezzi così massicci; del resto non posso esprimermi completamente, dato il beneficio del dubbio che mi porta a pensare che un gruppo così in gamba deve avere sicuramente molti assi nella manica. Da sentire senza esitazione.

Track by Track
  1. The Comparison Song 70
  2. Reasons For... 70
  3. 1Ness Report 75
  4. Right Perspective Fallin' 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

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