Feed Them Death «For Our Culpable Dead» [2020]

Feed Them Death «For Our Culpable Dead» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
30.01.2021

 

Visualizzazioni:
693

 

Band:
Feed Them Death
[MetalWave] Invia una email a Feed Them Death [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Feed Them Death [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagine GooglePlus di Feed Them Death [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Feed Them Death

 

Titolo:
For Our Culpable Dead

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Void :: All instruments

 

Genere:
Avant-Garde Death / Grind

 

Durata:
16' 38"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
02.11.2020

 

Etichetta:
Brucia Records
[MetalWave] Invia una email a Brucia Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Brucia Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Brucia Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Vi ricordate Void, il primo cantante/bassista degli Antropofagus? Bene, si è trasferito a Londra e ha fondato un suo progetto brutal death metal sperimentale chiamato “Feed them death”, con questo Ep di 16 minuti e mezzo a fare da raccordo dopo due full length e un Ep iniziale, che francamente ho perso di vista.
“For our culpable dead” è sinceramente un Ep così così, a fasi alterne, che comincia con la positiva “A subjective tragedy” che alterna fasi sludge e altre stralunate tipo Avantgarde (più o meno, non è facile definirle) a un substrato nettamente predominante e death metal, per un risultato interessante, e confermato anche nel secondo brano, che indugia un bel po’ su di una parte di pianoforte dal suono storpiato, ma che ci convince, anche se qui appaiono alcune stranezze tipo rumorismi di sottofondo che non rendono il brano più stravagante e personale, e anzi ne disturbano un po’ l’ascolto. E se questo sembra strano, il terzo brano l’ho sentito e risentito e finisco sempre per distrarmi: è forse il brano più tipicamente death metal, ma suona come una marea di indecisioni compositive sopra un tema principale, e con un brano che mi suona buttato là giusto come filler, che va alla cieca.
Vista la scarsa durata della release, consigliamo prima l’ascolto dei full length per chi fosse interessato ad ascoltare questa band, dopodiché se già la conoscete e l’apprezzate, questa release farà al caso vostro. Solo per fans, quindi.

Track by Track
  1. A subjective tragedy 75
  2. For our culpable dead 70
  3. The unattainable joy 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Snarl pubblicata il 30.01.2021. Articolo letto 693 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.