Forlorn Seas «Exodus» [2018]
Forlorn Seas
Titolo:
Exodus
Nazione:
Italia
Formazione:
- Alberto Rondin :: Vocals;
- Giovanni Lazzari :: Guitar / Back vocals;
- Alessandro Casagrande :: Guitar;
- Marco Michelotti :: Drums;
- Nicola Guarino :: Bass, Back vocals;
Genere:
Progressive / Post Metal
Durata:
46' 18"
Formato:
CD
2018
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Provengono da Padova i giovanissimi Forlorn Seas, band che si affaccia nel panorama underground nazionale con l’esordio racchiuso nelle sette trace di questo “Exodus”, un disco che basa e concentra la propria forza e tutta la sua potenza su un metal moderno con sembianze core e annessi tratti di derivazione progressive e post metal; la band distribuisce in maniera decisa e piuttosto corretta la propria creatività considerando che l’ascolto in sé non offre ritmiche accelerate o tirate, ma una linea compositiva piuttosto robusta e compatta all’interno della quale numerose partiture in chiave progressive, talvolta acustiche ed alternate ad altre di matrice diversa, rendono il tutto assai piacevole all’ascolto. Il growl che predomina, in realtà ha anche un sapore più dolce nei segmenti sopra citati ma non perde mai la propria innata e aggressiva natura. Le sette tracce scorrono in maniera assai rapida proprio in considerazione del fatto che un lavoro ben fatto in definitiva mostra tutti i propri migliori aspetti; così se la buona quanto robusta partenza di “Lost Oracles” ci rivela il lato più determinato della band, molto melodica è “Children Of Atom” con il suon gioco di note acustiche all’interno delle quali il growl si adatta nella maniera migliore senza ridurre la portata e la qualità del brano in sé; “Thirst” apre con un riff pronto a scatenare una vera e propria muraglia sonora dimostrando in definitiva il lato più aggressivo della band; l’ascolto prosegue con “The Kingdome Below” la band caratterizza il proprio stile su una compositiva protesa ad un post metal dando impulso ad andature moderate ma pur sempre dall’indole massiccia; “Blossom” chiude il lavoro nuovamente in una dimensione moderata con alternanza di motivi acustici e non, vivi e diretti. Un disco interessante e moderno dei contenuti che, pur se accomuna molte band di nuova generazione, tuttavia ha quella sua particolarità che sa ben contraddistinguerlo.
Track by Track
- Lost Oracles 75
- Oniricon 75
- Children Of Atom 75
- Crestfallen S.V.
- Thirst 75
- The Kingdom Below 70
- Blossom 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 70
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
74Recensione di Wolverine pubblicata il 29.09.2018. Articolo letto 1715 volte.
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