Fractal Generator «Macrocosmos» [2021]

Fractal Generator «Macrocosmos» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Bata »

 

Recensione Pubblicata il:
28.12.2021

 

Visualizzazioni:
761

 

Band:
Fractal Generator
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Titolo:
Macrocosmos

 

Nazione:
Canada

 

Formazione:
040118180514 Guitars, Bass, Drums, Keyboards, Cello
040114090512 Drums
102119200914 Guitars, Vocals (backing)

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
42' 18"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.01.2021

 

Etichetta:
Everlasting Spew Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Secondo album per i canadesi FRACTAL GENERATOR, fautori di un death metal un po particolare, interpretato alla loro maniera. Loro lo chiamano “sci-fi infused death metal”. E devo dire che non subito son riuscito a capire cosa vogliano dire con sto termine e forse nemmeno adesso. Di certo le tematiche descrivono storie future della nostra razza in viaggio per altri sistemi solari, uomini che arrivano a scoprire che viviamo in una sorta di Matrix, una simulazione di universo. Il titolo dell’album invece racconta, descrive, parla dell’esistenza di più universi, molto più grandi del nostro; un piccolo universo racchiuso in universi più grandi. E curioso il fatto che i musicisti si facciano chiamare con dei numeri (per esempio 040118180514, 040114090512 e 102119200914).

Diciamo che il loro suono non si ferma ai MORBID ANGEL ma tira dentro anche influenze come i BLOOD RED THRONE ma anche bands più giovani (comunque in giro da almeno 20 anni) e non troppo famose come (magari sti suoni poi li sento solo io) ZYKLON e MYRKSKOG.

Puntano su suoni diretti, su grandi riff e mettendo in risalto le cavalcate dei due chitarristi. A far salire di livello il tutto (e gelare ils angue) quel pizzico di elettronica che spacca tutto, come un terremoto, ma in modo ammaliante… un mix ben riuscito e bilanciato di modernità e death anni 90.

Forse un album che non colpisce subito ma più lo ascolti più ti viene voglia di riascoltarlo, di farti rapire dai loro suoni gelidi ma sobri e si, a volte anche melodici.

Un gran passo in avanti rispetto all’esordio, una prova di evidente maturità.

Album che si apre con la title track, pezzo veloce e in un certo modo progressiva con la voce gutturale che si fonde alla perfezione con effetti elettronici e una sezione ritmica che sembra quasi aliena. E’ in ‘Aeon’ e ‘Serpentine’ dove forse le influenze dei MORBID ANGEL vengono fuori in modo più evidente. Ma l’album scorre via in modo preciso ed esaltante.

Track by Track
  1. Macrocosmos 80
  2. Aeon 85
  3. Serpentine 80
  4. Contagion 75
  5. Chaosphere 80
  6. Shadows of Infinity 80
  7. Pendulum 75
  8. Primordial 85
  9. Ethereal 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
80

 

Recensione di Bata pubblicata il 28.12.2021. Articolo letto 761 volte.

 

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