Frogg «The Golden Path» [2020]

Frogg «The Golden Path» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
14.08.2020

 

Visualizzazioni:
1752

 

Band:
Frogg
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Titolo:
The Golden Path

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Davide Silva :: guitarist;
- Federico Medana :: bass player;
- Letizia Merlo :: vocalist;
- Luca Bisio :: guitarist;
- Mattia Santobuono :: drummer;

 

Genere:
Progressive Metal

 

Durata:
44' 38"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
19.06.2020

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Si presentano in maniera appagante le sette tracce del disco di debutto dei Frogg, band milanese, forte del proprio prog metal, non estremo ma proteso alla cura particolareggiata di passaggi e di andature moderate, dove un magnetico clean tutto al femminile è di tutto pregio per l’intero lavoro. Le tracce di questo “The Golden Path”, incentrano il proprio potenziale sull’apparato ritmico, non scontato ma, come si accennava, diretto ad offrire un bilanciamento tra moderazione e tecnica ispirata su contesti quasi oscuri; i suoni del lavoro risultano assai nitidi e la struttura dei brani continuamente varia, mai banale né tanto meno estrema o spinta. Presenti anche molti passaggi acustici che offrono una buona alternanza rispetto ai potenti e copatti distorti. Il concept si ispira al Fregio di Beethoven dell’artista Gustav Klimt da cui derivano secondo l’interpretazione della band tre significativi momenti racchiusi tra la formazione dell’idea, l’abbandono della stessa, esternazione al mondo esterno dell’idea medesima. Molto melodico il tutto a cominciare dalla primissima traccia “Ascension”, seconda ad un intro, da cui traspare sin da subito ciò che l’ascoltatore assaporerà nei quasi quarantacinque minuti di ascolto di tutto il lavoro; il brano incentra il tutto sulla linea compositiva, forte di un’ottima vena melodica che funge da base ai vari cambiamenti ritmici che vanno a caratterizzare il brano; è poi la volta della trilogia di cui si compone “Hostile Forces I, II e III” tre brani che evidenziano al meglio il passaggio e l’ideale su cui si struttura l’interno album; i brani nella loro lunghezza, offrono un quadro compositivo che punta il tutto sulla sinergia tra clean e distorti in cui ancora una volta veloci lead solo, compattezza ritmica, passaggi in sax e l’ottimo clean spaziano su tutto il resto. Ottimo, dopo l’intermezzo di “Aurora”, il buon progressive della conclusiva “Melting Souls” una delle tracce migliori del platter caratterizzato da una forte impulsività sonora che avvolge nelle proprie travolgenti ritmiche l’ascoltatore. Un debutto che offre una buona sinergia tra metal, prog, rock e funk e che fa di questa band una vera realtà di cui essere fieri.

Track by Track
  1. Prelude S.V.
  2. Ascension 75
  3. Hostile Forces I: Mortal Frame 75
  4. Hostile Forces II: The Chant of Sins 75
  5. Hostile Forces III: Typhoeus 80
  6. Aurora S.V.
  7. Melting Souls 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 14.08.2020. Articolo letto 1752 volte.

 

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