Frozen Hell «Path To Redemption» [2016]

Frozen Hell «Path To Redemption» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
07.07.2016

 

Visualizzazioni:
2423

 

Band:
Frozen Hell
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Titolo:
Path To Redemption

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Tazzo :: vocals;
- Zucc :: guitars;
- Patrick :: drums;
- Tech :: bass;

 

Genere:
Melodic Death Metal

 

Durata:
1h 3' 49"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Le origini di questa band trevigiana chiamata “Frozen Hell” risalgono al 2012 e dopo appenda un anno dall’avvenuta formazione, registrano e pubblicano il loro primo Ep a cui oggi fa seguito questo full lenght intitolato “Path to Redemption” all’interno del quale non è difficile percepire uno stile che va a ricondursi a band quali Slayer, Testament ed altri. Sotto il profilo compositivo i brani risultano decisamente vari nel loro genere, difficilmente si assiste a ripetizioni inutili e monotone ma solamente ad una discreta sezione ritmica capace di cambiare repentinamente andature grazie anche al più che collaudato e buon lavoro della chitarra; riff potenti e grezzi, sound acerbo e l’ottima proposta vocale che a tratti nel suo scream si avvicina spesso ad un growl prepotente, rendono il tutto ben fatto a cominciare dalla opening “Stainless”, da ricordare per le sue ritmiche decisamente tirate ed aspre oltre alla parte vocale che nel contesto scream si avvicina un po’ a quella di Mika Luttinen degli Impaled Nazarene; la successiva “Absently”, dall’apertura quasi più moderata e concentrata a rendere quell’effetto ritmico pieno e compatto successivamente proiettato su orizzonti ritmicamente più definiti. Buona anche la proposta di “Lethal Syndrome” per la sua ritmica nuovamente dinamica ed assolutamente varia sotto diversi profili. Tra i brani migliori del lavoro spicca “ Demon Inside” per la sua decisamente eccentrica andatura pur sempre ricca di variazioni ritmiche; un momento di quiete strumentale ci viene proposto da “Quiet before the Storm” con le sue sonorità oscure tra sottofondo di batteria e arpeggi di chitarra pronto ad anticipare “Everything End”, un brano decisamente tirato dall’inizio alla fine ma comunque capace di offrire qualche piccolo momento di moderazione. Da ricordare anche “Weavers of Fate” un brano da ricordare per le sue particolari andature quasi progressive che prevedono l’inserimento di contesti melodici orientaleggianti; “Unforgotten” per la sua andatura quasi power metal dove ammirevole è ancora una volta la proposta della parte cantata in un scream sempre alternato al growl; i conclusivi “The last Torture” e “What We Were” appaiono sempre in ogni caso orientati sulle modalità esecutive dei primi brani, tirato anche sin troppo il primo, anche se ben emerge l’ottimo lavoro del basso nei passaggi più significativamente tirati, mentre decisamente particolare il secondo per l’inserimento di contesti ritmici che abbracciano i più impensabili profili compositivi tra thrash, death e moderazione; decisamente brillanti anche i lead solos. Il disco risulta tecnico e decisamente potente nella propria indole e non tarderà a fare colpo sugli appassionati del genere; d’altronde le aspettative non sono state tradite anche in considerazione del buon esempio già datoci questa band con l’uscita del precedente Ep.

Track by Track
  1. Stainless 75
  2. Absently 75
  3. Chaotic Hostilities 70
  4. Lethal Syndrome 70
  5. Demons Inside 80
  6. Quiet before the Storm 70
  7. Everything Ends 75
  8. Deathly Route 70
  9. Weavers of Fate 75
  10. Until Daybreak 75
  11. Unforgotten 70
  12. Killing Temptation 70
  13. The Last Torture 70
  14. What we Are 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 07.07.2016. Articolo letto 2423 volte.

 

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