Funeral Marmoori «The Deer Woman» [2015]

Funeral Marmoori «The Deer Woman» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
18.01.2016

 

Visualizzazioni:
1703

 

Band:
Funeral Marmoori
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Titolo:
The Deer Woman

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Capitano :: Guitars & Vocals;
- Nadin :: Farfisa Organ & Juno Synth;
- Annalisa :: Bass;
- Boss :: Drums

 

Genere:
Heavy / Doom

 

Durata:
42' 45"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
13.11.2015

 

Etichetta:
Minotauro Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Against PR
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Recensione

A quattro anni di distanza dal loro lavoro d’esordio tornano i fiorentini Funeral Marmoori per presentarci questo sette tracce comprensivo di una cover dei Death SS, intitolato “The Deer Woman” tutto concentrato su sonorità doom hard rock pregna di elementi psichedelici anni ’70. Il sound resta aggressivo ma nello stesso tempo un po’ melmoso e sporco ma comunque efficace; le melodie, semplici nel loro assetto, appaiono ben orecchiabili nella loro genesi così come di impatto appare anche la parte vocale capace di assumere un ruolo ulteriormente trascinante rispetto alle melodie. Nel corso dell’ascolto dei sette brani proposti, non è difficile rimanere quasi assuefatti dal sound che in alcuni momenti risultano lunghe ma non noiose. Il primo tra i brani del platter è “The Deer Woman” che subito si concentra su andature armoniche ma nello stesso tempo dinamiche nell’esecuzione; il sound appare sporco ma in realtà risulta ben congeniato per l’inserimento di quei fattori musicalmente appartenenti al passato.; anche il successivo “Boletus Satanas” ha musicalmente una struttura doom pur risultando sempre pregna di elementi sonori psichedelici; il successivo “Last Sip” apre con un intro di organo dai tratti horror che lascia poi spazio ad una melodia un po’ alla Black Sabbath ma non troppo efficace nei contenuti che appaiono meno dinamici dei precedenti brani; “Drunk in Hell” ci riconduce ad un sound più dinamico e maggiormente concentrato nuovamente su andature dinamiche sempre riconducibili ad un doom Hard Rock decisamente d’annata; i riff della chitarra appaiono convincenti lasciando però un po’ di amaro in bocca sulla parte finale; è poi la volta di “Hunters Kies” brano di matrice prettamente psichedelica, lento al punto di assuefare l’ascoltatore nel corso dell’ascolto. Il successivo “Petronica” si cimenta sempre su una dinamica musicalmente lenta e non troppo incisiva al punto da rendere l’intero brano alla fine dei suoi sette minuti un po’ piatto. E’ poi la volta di “Profanation” cover della band Death SS che risulta ben eseguita anche sulla base del sound caratterizzante questa band. Il disco rilascia musicalmente un discreto risultato nei contenuti che risultano senz’altro apprezzabili soprattutto grazie anche al richiamo di quegli elementi anni ’70 in grado di dimostrare che la band ha saputo ben architettarli nel proprio doom’s style.

Track by Track
  1. The Deer Woman 70
  2. Boletus Satanas 70
  3. Last Sip 65
  4. Drunk in Hell 65
  5. Hunters Kies 70
  6. Petronica 65
  7. Profanation (Bonus Track) Death SS cover 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 18.01.2016. Articolo letto 1703 volte.

 

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