Graveyhard «Black Train Starting» [2012]

Graveyhard «Black Train Starting» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
16.04.2013

 

Visualizzazioni:
1337

 

Band:
Graveyhard
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Titolo:
Black Train Starting

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Ivan Magnani: vocals/guitar
Carlo Bellagotti: bass
Gabriele "Siker" Americani: drum

 

Genere:
Doom / Stoner / Southern Metal

 

Durata:
17' 51"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Sarebbe facile fare fare battute su questa demo, da loro stessi definita “molto home made”. Il problema di queste tracce, poco meno di venti minuti, per cinque brani, non è la qualità della registrazione, che per quanto realmente casalinga, suona comunque definita.
La principale motivazione per cui queste canzoni non funzionano è perché non hanno il minimo mordente. A dispetto delle influenze dichiarate nella biografica che accompagna il lavoro, che citano Black Sabbath, Black Label Society e addirittura Pentagram, ci troviamo una serie di composizioni che potrei persino definire poco metal; di sicuro lontanissime dalle sonorità calorose, tetre, occulte, e quanto meno “seventies” dei gruppi citati. Non credo bastino infatti una manciata di minuti di chitarre in palm muting, e una batteria cadenzata per creare un'atmosfera doom o stoner. A leggere i titoli ci si aspetterebbe quanto meno un sound dark oriented.
Oltre a questi pezzi, talvolta un po' incerti, la vera piaga (non me ne vogliano gli autori, davvero) di questo mini album è l'interpretazione vocale: farebbe impallidire la “canzone mononota” di Elio e le Storie Tese, tanto suona piatta. È così afona da lasciar percepire solo stonature nei ritornelli, per giunta privi di fantasia; il più delle volte sembra di ascoltare un cantante che prende appunti “per come potrebbero essere cantate le tracce”: zero espressività.
Giri di chitarra per nulla accattivanti, ritornelli spenti, e qualche incertezza di troppo rendono il tutto piuttosto sacrificabile. Da rivedere completamente.

Track by Track
  1. Black Train 50
  2. Never Walk Alone 45
  3. The Land Of The Dead 50
  4. Followers Of Death 50
  5. Signs Of War 45
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 40
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
49

 

Recensione di June pubblicata il 16.04.2013. Articolo letto 1337 volte.

 

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