Grumo «Fallimento» [2015]

Grumo «Fallimento» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
15.09.2015

 

Visualizzazioni:
2413

 

Band:
Grumo
[MetalWave] Invia una email a Grumo [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Grumo [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Grumo

 

Titolo:
Fallimento

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Riki :: Vocals;
- Simmi :: Guitars;
- Marco :: Bass and Vocals;
- Nico :: Drums and Vocals;

 

Genere:
Death Grind

 

Durata:
34' 51"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
26.10.2015

 

Etichetta:
Eartquake Terror Noise
[MetalWave] Invia una email a Eartquake Terror Noise [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Eartquake Terror Noise [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Eartquake Terror Noise

 

Distribuzione:
Andromeda Distribuzioni Discografiche
[MetalWave] Invia una email a Andromeda Distribuzioni Discografiche [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Andromeda Distribuzioni Discografiche [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Andromeda Distribuzioni Discografiche
Code7 Distribution
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Code7 Distribution
Plastic Head
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Plastic Head [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Plastic Head

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Grumo sono una grinder metal band di Modena che presenta questo nuovo lavoro intitolato “Fallimento” sotto la Earthquake Terror Noise sfoderando una musicalità incredibilmente similare a quella dei Napalm Death, Brutal Truth, Anal cunt e dintorni tanto per capirci. Basti pensare che questo full lenght è effettivamente composto da dodici brani l’ultimo dei quali è la cover dei Napalm Death intitolata “Suffer the Children” realizzata proprio in onore dei maestri del Grindcore. I Grumo in ogni caso, già all’attivo da un decennio, hanno partecipato a numerosi festival nazionali facendo da supporto a molte band ivi incluse quelle straniere tanto da riscuotere anche un certo successo. Se inizialmente la band si caratterizzava per la realizzazione di tracks della durata massima di pochi secondi, nel corso degli anni ha saputo migliorarsi sempre più anche da un punto di vista artistico e ovviamente musicale così riuscendo ad elaborare il sound di vecchia matrice grindcore per introdurvi anche elementi più innovativi e rimanendo comunque fedele al caro e vecchio Death Metal. Quanto ai brani, si susseguono l’uno dopo l’altro con incredibile disinvoltura, i riff sono taglienti come lame, la ritmica della drum assume connotati assolutamente variabili al limite delle possibilità umane impossibile non fare headbanging. L’ “intro” dall’andatura lenta è pronto a scaldare gli animi prima dell’esplosione che avviene con il successivo “Blood Spilling” dove si sussegue l’incredibile riff d’apertura che, unificato alla drum, esercita un incredibile e potenziale contesto martellante colmo di cattiveria; colpi senza tregua, growl incredibilmente gutturali e profondi che riescono comunque a lasciare spazio anche a qualche raro scream che ovviamente non disprezza l’utilizzo prolungato del growl che dà comunque prova che oramai la band con il tempo ha raggiunto un certo grado di perfezionamento. Le ritmiche che vanno a susseguirsi di brano in brano generano andature anche lente che dimostrano che il grindcore è fatto anche di momenti diversi dal costante e continuo martellamento. Ne è prova la fantastica “Fallimento” che assume degli incredibili connotati con ritmiche in continua evoluzione e un grolw che si esibisce anche qui ovviamente in madre lingua; “Fucking Business” una pura scarica di grindcore violento con piccoli spazi di respiro aggressivi al punto giusto. Anche i successivi “Animo in rivolta” e “Solo Morte e Miseria” non deludono un solo attimo le aspettative dell’ascoltatore; alternanza tra contesti furiosi e altri lenti che sono degni comunque di un incredibile spinta incentivata dall’ottima performance di tutti gli strumentisti. Per quanto attiene a “Viewers of the End” e la successiva “Vendetta Animale” in una manciata di minuti conclamano l’incredibile capacità della band di realizzare motivi e brani pregni di aggressività ristretta comunque in un contesto che non rientra nei canoni del metal estremo e brutale. Degno di nota è la cover “Suffer the Children” dei padri del Grindcore Napalm Death, datata 1991, che è stata realizzata in maniera assolutamente fedele all’originale dell’album giuste ritmiche e ovviamente aggressività a non finire. Il disco rappresenta un buon concentrato a base di puro Grindcore suonato alla vecchia maniera e che viene reinterpretato anche con estrema personalità senza mai eccedere i limiti del consentito.

Track by Track
  1. Intro 70
  2. Blood Spilling 75
  3. Nothing to Declare 80
  4. Cani Sciolti 75
  5. Fallimento 85
  6. Fucking Business 70
  7. Animo in Rivolta 70
  8. Solo Morte e Miseria 70
  9. Viewers of the End 75
  10. Vendetta Animale 75
  11. Alienation 75
  12. Suffer the Children 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
74

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 15.09.2015. Articolo letto 2413 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.