Haemophagus «Stream Of Shadows» [2017]

Haemophagus «Stream Of Shadows» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
04.05.2017

 

Visualizzazioni:
1943

 

Band:
Haemophagus
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Titolo:
Stream Of Shadows

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Giorgio :: guitars, bass, vocals, synth, sax alto;
- Gioele :: guitars, vocals;
- David :: drums;

 

Genere:
Death Metal / Grindcore

 

Durata:
35' 15"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
20.03.2017

 

Etichetta:
Selfmadegod Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Eccelso non poco questo nuovissimo lavoro dei palermitani Haemophagus intitolato “Stream of Shadow”, dove ben quattordici tracce si susseguono in maniera estenuante quanto ammaliante per oltre mezz’ora di ascolto offrendoci incredibili passaggi in un chiave death metal oltre che diversi contesti grind. Se lo stile musicale della band pare particolarmente ispirato a Autopsy, Carcass, General Surgery e quant’altro di buono esiste ed è esistito, ciò a cui va incontro l’ascoltatore è un prodotto particolarmente affabile, dinamico e fantasioso nei contenuti. Anche il buon growl ben si parametra ad un modo di cantare degli anni ’90 considerando che i contenuti del disco non risultano fossilizzati solamente nell’elaborazione del death metal: infatti l’ascolto offre anche alcune partiture all’interno delle quali si incontrano anche contesti più tendenti al progressive se si considera che esistono anche modulazioni eseguite con il sax che indubbiamente diversificano non poco il lavoro rispetto alla miriade di altre band che ci circonda. Tra i brani migliori del platter, oltre alla potente apertura di “Shadowline” e alla sua incredibile moderatezza interna, quasi a voler tortura l’ascoltatore, ricordiamo “Meteor Mind” per le conclusive andature progressive di sax o ancora lo splendido “Electric Circle in a Yellow Sky”, all’interno del quale la band offre la migliore prova di sé ispirandosi al meglio ai Carcass di Necroticism e omaggiandoci anche di ottimi lead solo; la folle apertura di “The Cosmicorpse” non può ovviamente essere tralasciata per i suoi brillanti quanto particolari stacchi così come anche la splendida “Monochrome” diversificata alla sua metà da un incredibile passaggio in chiave fusion quasi a ricordarci l’esistenza dei gloriosi Cynic; “Twisted Syllables” dà invece quella sensazione di orchestra brutale che, con la forza di soli tre strumenti, riesce a realizzare la massima potenza possibile; “The Darkest Trip”, chiude il platter offrendoci il meglio della moderatezza ma allo stesso tempo della ferocia che caratterizza l’incredibile stile di questa band. Un lavoro ottimo che, se potete, dovete fare vostro.

Track by Track
  1. Shadowline 80
  2. Tombtown 80
  3. Blastmaniacom! 80
  4. Deranger 80
  5. Meteor Mind 85
  6. Electric Circles in a Yellow Sky 85
  7. Captured from Above 80
  8. Innergetic 80
  9. The Cosmicorpse 85
  10. Infectious Domain 80
  11. Monochrome 80
  12. Unrestrained 80
  13. Twisted Syllables 85
  14. The Darkest Trip 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
81

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 04.05.2017. Articolo letto 1943 volte.

 

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