Hangarvain «The Great Machine» [2014]

Hangarvain «The Great Machine» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
03.04.2020

 

Visualizzazioni:
1456

 

Band:
Hangarvain
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Titolo:
The Great Machine

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Sergio Toledo Mosca :: Vox
Alessandro Liccardo :: Guitars
Alessandro Stellano :: Bass
Andrea Gianangeli :: Drums

 

Genere:
Rock / Metal

 

Durata:
37' 20"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
11.10.2019

 

Etichetta:
Volcano Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Volcano Promotion
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Recensione

Fare un album retro rock è una cosa che tanti provano a fare, ma che pochi sanno fare per davvero, e il più delle volte ci si limita a un tributo tanto sincero quanto prettamente personale, oppure ancora a una serie di brani che clonano lo stile di qualcun altro, per un risultato anche apprezzabile, ma poche volte davvero memorabile.
Gli Hangarvain fortunatamente riescono a fare invece un disco che sa farsi notare per capacità proprie. Di certo il ritorno al passato (si evince sin dal titolo) è il rifugio di questa band, ma gli Hangarvain pur non brillando per capacità tecniche sopra le righe posseggono un tiro e un’ispirazione di songwriting che rendono “The great machine” un disco comunque competente, che eccelle principalmente nella opener “Rock down the house” e nella sanguigna “Walk away”, con anche “Stay” a farsi notare con un mid tempo potente e roccioso. Il tutto per un risultato a volte più tipicamente rock anni 80 e altre più bluesy, per un risultato che curiosamente suona abbastanza personale e competente (cosa abbastanza difficile quando si tratta di dischi che si rifanno al passato), e che ha la sua forza sia nel saper costruire ritornelli potenti ed efficaci, sia nelle capacità tecnica della chitarra solista, che marchia a fuoco il suo lavoro nel disco, con una particolare menzione nella già citata “Walk away”.
Poco da dire: dischi revival del rock ce ne sono stati e continueranno a starcene, ma questo è uno dei più belli sentiti da un po’ di tempo, e che non si accontenta solo di essere un wannabe fine a sé stesso. Per chi vuole una time machine e tornare indietro al rock di qualche decennio fa, questo è il disco per voi. Ripeto: niente di miracoloso, ma fatto comunque bene.

Track by Track
  1. Rock down the House 75
  2. Stay 75
  3. The great machine 75
  4. Walk away 75
  5. What it takes to win 75
  6. Disillusion 75
  7. Born And Kicking 75
  8. Black Betty (Ram jam cover) S.V.
  9. Sunshine's memory 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

Recensione di Snarl pubblicata il 03.04.2020. Articolo letto 1456 volte.

 

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