Harkane «Fallen King Simulacrum» [2020]

Harkane «Fallen King Simulacrum» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
17.02.2021

 

Visualizzazioni:
1289

 

Band:
Harkane
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Titolo:
Fallen King Simulacrum

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:

 

Genere:
Mystical Orchestral Death Metal

 

Durata:
47' 15"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
20.11.2020

 

Etichetta:
Dusktone
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Decisamente monumentale questo “Fallen King Simulacrum”, esordio a nove tracce degli Harcane, band death metal padovana di tenore mistico che nel corso dell’ascolto, oltre ad omaggiarci di un granitico death metal, offre uno scenario con tratti orchestrali che non dispiacciono affatto e rendono il tutto ancor più maestoso. Il quartetto si cimenta in andature prettamente moderate nei contenuti privilegiandor al di là della velocità il proprio estro strutturale fatto di ottimi riff e andature che non tardano a ricordarci in più riprese band come Fleshgod Apocalypse, Behemoth e Dimmu Borgir. Le atmosfere offerte sono come detto imponenti e, in alcuni casi i brani, seppur di durata superiore ai cinque minuti, riescono a farsi apprezzare senza mezzi termini. L’ottimo growl indubbiamente offre al meglio la propria spettacolarità a cominciare con l’opener “Requiem For Heretic” tra ritmiche e orchestrazioni; altri brani decisamente d’effetto ricadono in “Hidden Almost The Ruins Of Hur”, forte della buona compattezza ritmica che non lascia alcun margine di dubbio sulla forza del combo; e nella lunga “Dakhma”, lento e incisivo di durata che va agli oltre sei minuti ma allo stesso tempo ricco di innumerevoli sfumature ed effetti al pari dell’altra discreta resa offerta dalla conclusiva “Howler In Darkness”, una brano apparentemente lento ma che in realtà incentra tutti il proprio potenziale nella potente ritmica e nelle annesse orchestrazioni. Il disco piace ma nel complesso, al di là della buona preparazione della band, pecca in parte, ad avviso di chi scrive, di personalità; vero è che il disco è un debutto per cui la band nel corso del tempo, per emergere al meglio e distinguersi potrà offrirci qualcosa di ancor più propositivo e particolare…visti i presupposti e la qualità.

Track by Track
  1. Requiem for a heretic 75
  2. Caligula 70
  3. Dajjal 70
  4. Hidden amongst the ruins of Ur 70
  5. La fraude des siècles S.V.
  6. Fallen king simulacrum 70
  7. Dakhma 70
  8. Nemontemi 70
  9. Howler in Darkness 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 17.02.2021. Articolo letto 1289 volte.

 

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