Hatebreed «The Divinity of Purpose» [2013]

Hatebreed «The Divinity Of Purpose» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Led »

Recensione Pubblicata il:
30.01.2013

Band:
Hatebreed

Titolo:
The Divinity of Purpose

Nazione:
U.s.a.

Formazione:
Jamey Jasta– vocals
Chris Beattie – bass
Frank Novinec – guitar
Wayne Lozinak – guitar
Matt Byrne – drums

Genere:
Hardcore / Metal / Punk

Durata:
34' 43"

Formato:
CD

Data di Uscita:
25.01.2013

Etichetta:
Nuclear Blast

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
Kizmaiaz Publishing & Promotion

Recensione

Direttamente da New Haven, cittadina del Connecticut (U.S.A.), la band degli Hatebreed attiva sulla scena musicale dal 1995, ci omaggia del settimo lavoro in studio dal titolo “The Divinity of Purpose”. Di questo cd sorprende la potenza e la precisione “Svizzera” racchiusa in quasi trentacinque minuti di musica suddivisa per undici songs. Un Metalcore con venature Hardcore-Punk caratterizzato come vuole il genere da muri generati da intrecci di chitarre potenti e linea di basso che in questo caso tende un po' a sparire, il tutto sapientemente miscelato con ottimi riff di batteria. Buona inoltre la tecnica screaming usata per tutta la durata di questo lavoro e l'uso di cori che sono una piacevole costante e che contribuisce ulteriormente alla riuscita di questo ennesimo lavoro. “Put It To The Torch” apre “The Divinity of Purpose”, ho sempre detto che il primo brano è il biglietto da visita per tutto il resto del cd (chi ben comincia è a metà dell'opera) e gli Hatebreed colgo in pieno nel segno. Proseguendo l'ascolto mi soffermo a “Indivisible” una tra le mie preferite il cui inizio è caratterizzato da un buon dialogo tra basso e batteria (buono l'uso del doppio pedale). In “The Divinity of Purpose” brano che prende il titolo dal cd, e che un'altro tra i miei preferiti, possiamo gustare la tecnica di basso che accompagna il cantato per circa quaranta secondi per poi dare il via al brano vero e proprio. “Time To Murder It” chiude il cd, un brano veloce e tirato che racchiude tutta l'energia della band. Gli Hatebreed confermano il fatto di essere una buona band con più di dieci anni di attività alle spalle. “The Divinity of Purpose” è un cd che consiglio a tutti gli amanti del genere un buon prodotto anche da un punto di vista della qualità di registrazione, con la giusta durata tanto basta da non far stancare l'ascoltatore e magari da lasciargli quella “voglia” di ripartire dalla prima.
Well done.