Hateful «Set Forever On Me» [2020]

Hateful «Set Forever On Me» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
26.09.2020

 

Visualizzazioni:
1820

 

Band:
Hateful
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Titolo:
Set Forever On Me

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Daniele Lupidi :: Bass, Vocals and Rhythm Guitars
Massimo Vezzani :: Lead and Rhythm Guitars;
- Marcello Malagoli :: Drums and Vocals;

 

Genere:
Technical Death Metal

 

Durata:
38' 16"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
26.09.2020

 

Etichetta:
Transcending Obscurity Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Con il terzo disco della propria carriera i death metallers modenesi Hateful consolidano la propria forza dando luogo a questo “Set Forever On Me”, un disco abbastanza compatto che richiama con il proprio tecnicismo e la propria solidità su realtà oramai storiche tra cui Atheist, Gorguts e Death. Ben eseguita la portata dei singoli brani, in cui la forza dei riff innesca attacchi distruttori di tecnicismo e potenza; compattezza e forza decretano in sostanza la buona portata di questo disco anche tenendo conto la generosità del potente growl che non perde mai l’occasione di rendere il tutto deciso ed appagante all’ascolto. Gli undici brani condensano quasi una quarantina di minuti di ascolto ricchi di iniziative che danno comunque prova dell’estro della band. A cominciare dall’opener “On The Brink Of The Ravine”, si assiste alla compattezza del sound anche se il lead solo non pare molto curato nella portata; non male l’apertura di “Oxygen Catastrophe” mentre “Will Crushing-Wheel” la cui apertura ricorda la brutalità dei primi Hate Eternal; anche “Time Flows Differently” offre un discreto spettacolo tra passaggi più o meno irruenti in alternanza ad altri appena più moderati; intenso lo stacco con l’acustica realizzata a suon di basso e chitarra nell’intro di “Our Gold Shined In Vain”, brano successivamente esplosivo per la forsennata ritmica; dal sapore appena più moderato è “River’s Breath” in cui prevale un mid tempo inebriati immancabilmente da passaggi più stratificati ed intensi. Tirando le somme, il disco offre una indiscussa abilità e annessa dote compositiva ma in ogni caso non offre punti o attimi di particolarmente singolari o particolari atti a differenziarsi rispetto ad altre realtà nazionali e non.

Track by Track
  1. On the Brink of the Ravine 70
  2. Oxygen Catastrophe 70
  3. Phosphenes 65
  4. The Irretrievable Dissolution Process on the Shore 70
  5. Will-Crushing Wheel 70
  6. Caldera 70
  7. Time Flows Differently 70
  8. Our Gold Shined in Vain 75
  9. The Nihil Truth 70
  10. River's Breath 70
  11. The Proof 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 26.09.2020. Articolo letto 1820 volte.

 

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