Heartache «Apophis» [2012]

Heartache «Apophis» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
10.05.2013

 

Visualizzazioni:
1784

 

Band:
Heartache
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Titolo:
Apophis

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Thomas Gabriele - Vocals
Matteo Palladini - Guitar
Giancarlo Vizzaccaro - Keyboards
Paolo Di Gironimo - Bass
Alessandro Giordano - Drums

 

Genere:
Progressive Rock / Metal

 

Durata:
18' 24"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ah, il fascino delle cose fatte bene! I progsters capitolini Heartache di certo sono stati in grado di aprire la finestra e far entrare una ventata di freschezza in questo underground italiano, dimostrando di avere tutte le potenzialità per compiere un passo anche di maggior portata.
In questo piccolo ma intenso “Apophis” avvengono fatti spiegabili soltanto con una grande passione e bravura sullo strumento, non c’è da girarci intorno più del dovuto: il quintetto non è secondo a molte altre realtà anche ben più note per cui è lecito aspettarsi qualcosa di più grande in futuro ma immagino che la cosa potrebbe star già frullando in testa ai cinque ragazzi.
Questa suite divisa in quattro parti possiede il fascino adatto per poter essere anche esportata all’estero e rappresentata su grandi palchi e sarei ben curioso di far parte del pubblico in un’occasione del genere oppure, nel più piccolo, in qualche locale romano o della zona.
Mi ha fatto profondamente piacere ascoltare questi 18 minuti di buon Progressive Rock “sporcato” di Metal con buone basi stilistiche: per dirti, l’incipit di “Apophis I – Creation” rimane fortemente floydiano ma ci lascia assaporare un’atmosfera davvero grandiosa e pregna di una buona scelta di suoni da parte del tastierista Giancarlo Vizzaccaro così come l’ingresso in campo del singer Thomas Gabriele, perfettamente in forma in brani anche piuttosto impegnativi come “Apophis III – Oblivion” (per altro con interessanti accenni al barocco) e l’ultima malinconica e passionale “Apophis IV – Opportunity”.
Ho apprezzato molto la produzione e le idee messe al servizio di altrettante idee concretizzate nel modo più opportuno. Verrebbe quasi da “sgridare” i nostri per averci fatto assaggiare un antipasto davvero gustoso senza la prosecuzione di un primo, resta la voglia di pensare “maledizione! Perché duri così poco?!” ..beh, intanto consoliamoci riascoltando “Apophis” che per un prossimo full-length il tempo c’è.
Bravissimi!

Track by Track
  1. Apophis I - Creation 80
  2. Apophis II - Awareness 80
  3. Apophis III - Oblivion 85
  4. Apophis IV - Opportunity 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 10.05.2013. Articolo letto 1784 volte.

 

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