Helfir «The Journey» [2020]

Helfir «The Journey» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
18.11.2020

 

Visualizzazioni:
1284

 

Band:
Helfir
[MetalWave] Invia una email a Helfir [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Helfir [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Helfir

 

Titolo:
The Journey

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Luca Mazzotta: Vocals, acoustic and electric guitars, bass, keyboards, synths, drums and percussions programming
Guest vocals on “Silent Path” By Tamara My

 

Genere:
Emotional Noir Music

 

Durata:
50' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
06.11.2020

 

Etichetta:
My Kingdom Music
[MetalWave] Invia una email a My Kingdom Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di My Kingdom Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di My Kingdom Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di My Kingdom Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di My Kingdom Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di My Kingdom Music

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione


Dopo circa tre anni di attesa, arriva il terzo disco per il progetto Helfir. La musica ideata da Luca Mazzotta si muove su note legate al dark rock e al gothic metal, senza mettere in secondo piano l’aspetto più melodico e introspettivo.

Partiamo con The Game, un pò alla Depeche Mode con un atmosfera strana, melanconica; In my dream e The Past possiedono decisamente più mordente: mi hanno ricordato vagamente i Paradise Lost, ma si nota subito che il ritornello si fa incisivo e il riff della chitarra verso la fine da un tocco più rock che male non fa.
Clouds ritorna a una dimensione più introspettiva in cui la melodia, arricchita da suoni elettronici, accompagna la voce del cantante rimanendo di sfondo.
In the pale land inizia con un’atmosfera bucolica che permea e rimane costante per tutta la durata del pezzo, con un accenno folk.
The Gathering ha un sapore più dark gothic, qui il ritmo si fa più energico e se ne riesce a percepire tutto il potenziale live.
No escape e Tied to the ground hanno un loro tiro, un pò in stile Pain per intenderci, le ho trovate gradevoli e interessanti.
Traces of you si caratterizza per un’atmosfera che mi ha ricordato un film noir, lenta e oscura, pone l’accento su una voce che sembra narrare più che cantare.
Uncensored è un breve episodio, una sorta di intro parlata che ci permette di arrivare al termine con Silent Path, brano degno di nota grazie alla presenza di una voce femminile che da una sferzata di novità e di colore al mood tetro e riflessivo che permea il tutto.

The Journey è un’opera complessa e oscura, ma non triste. Il sound generale è malinconico e riflessivo, nonostante ciò riesce a portare l’ascoltatore in una dimensione più soffusa e avvolgente.
Luca Mazzotta ha sicuramente le idee chiare in merito al percorso che vuole intraprendere, sebbene non sia di sicuro il più semplice. The Journey non è veramente adatto a tutti, ma la cosa positiva è che più lo si ascolta e più lo si apprezza nel suo essere calmo e profondo, un pò come guardare il mare di notte: all’inizio fa quasi paura, ma piano piano ci conquista la sua immagine.
Se siete amanti del genere, apprezzerete davvero questo disco.

Track by Track
  1. The game 65
  2. In my dream 70
  3. The past 70
  4. Clouds 70
  5. In the pale land 70
  6. The gathering 70
  7. No escape 70
  8. Traces of you 70
  9. Tied to the ground 70
  10. Uncensored S.V.
  11. Silent path 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
70

 

Recensione di reira pubblicata il 18.11.2020. Articolo letto 1284 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.