Hellgeist «What a Hell» [2012]

Hellgeist «What A Hell» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
08.09.2013

 

Visualizzazioni:
1852

 

Band:
Hellgeist
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Titolo:
What a Hell

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alessandro Parola :: Chitarra
Luca Serra :: Voce
Gabriele Lingua :: Batteria
Andrea Castegnaro :: Basso

 

Genere:
Metal

 

Durata:
16' 43"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
31.03.2012

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Cuneesi Hellgeist Arrivano al loro debutto e lo fanno tramite questo EP completamente ascoltabile da Reverbnation, che condensa 5 tracce in quasi 17 minuti di quello che si può definire Groove Metal con forti influenze alla Pantera, lasciando perdere gli Slayer che invece propongono nella biografia, mentre per i Sepultura non saprei, visto che mi interessano solo fino a “Roots” ma non ho sentito gli altri.
Il risultato è abbastanza riuscito: le canzoni filano via abbastanza bene, senza intoppi ma anche senza sussulti particolari. Il fatto è che il loro “What the hell” è riuscito ma anche decisamente già sentito: si tratta di una band che propone musica stile Pantera, ma che non insiste particolarmente sulla velocità, che non aggredisce l’ascoltatore con grooves potenti, che resta ancora ai livelli basilari di questo genere, talmente tanto che a dir la verità il miglior episodio di quest’album è dato dalla efficace “Not”, potente e completa, ma che è anche la meno metal e la più rock di tutte. Non male anche “Ftw”, discretamente compatta, mentre le prime due canzoni confermano completamente il canovaccio poc’anzi descritto, con dei ritornelli tra l’altro non particolarmente avvincenti, e una “Deadsoul” che prova a giocare la carta della velocità, ma per poco tempo, visto che anche qui il ritornello è lento.
Per evitare equivoci, per la verità “What the Hell” non è un EP brutto, ma è pur sempre l’inizio di una band che per ora ha la sola pecca di avere una personalità compositiva molto poco presente, ma si tratta pur sempre di una band debuttante e a cui lasciare del tempo per maturare è cosa più che doverosa. Magari anche ripartendo meglio le proprie influenze, visto che la band sarà anche presentata come thrash, ma per ora pare che quando fa rock tipo Black Label Society i risultati sono migliori. A me basta, non so a voi, però... Ascoltateli e aspettiamo fiduciosi.

Track by Track
  1. Shining 60
  2. Live in me 60
  3. Not 70
  4. Deadsoul 60
  5. Ftw 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
62

 

Recensione di Snarl pubblicata il 08.09.2013. Articolo letto 1852 volte.

 

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