Hellyeah «Band Of Brothers» [2012]

Hellyeah «Band Of Brothers» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Mark David »

Recensione Pubblicata il:
12.06.2013

Band:
Hellyeah

Titolo:
Band Of Brothers

Nazione:
U.s.a.

Formazione:
Vinnie Paul
Chad Gray
Greg Tribbett
Tom Maxwell
Bob Zilla

Genere:
Groove Metal

Durata:
37' 29"

Formato:
CD

Data di Uscita:
16.07.2012

Etichetta:
Eleven Seven Music

Distribuzione:
EMI Music

Agenzia di Promozione:
Nee-Cee Agency

Recensione

Torna il nostro (perlomeno MIO) amatissimo batterista dalla mano di fata in compagnia degli Hellyeah, ovvero quel gruppo che assomiglia un pò ai Mudvayne per quanto riguarda la ricerca della melodia di tanto in tanto e ai Pantera sul riffing e sull'attitudine "groovy". L'idea di base sarebbe stata pure niente male : fondere due band iper-mega-cazzute e creare il delirio.
Peccato che, soprattutto in questo Band Of Brothers, si può assistere ad un teatrino di reminiscenze davvero poco piacevole per gli amanti di entrambi i gruppi:
"Facciamo come avevamo fatto nei nostri dischi e sommiamo la cosa". La teoria degli insiemi vuole che l'insieme C - Hellyeah non comprenda però quello che gli altri due, A- Pantera e B- Mudvayne, avevano di davvero buono: l'originalità.
Mi sono preso la briga di ascoltare ma soprattutto -riascoltare- questo album, perchè c'è da dirlo, sebbene lo si ascolti SVARIATE volte non rimane in testa per niente, avendo la sensazione di aver appena ascoltato l'uno o l'altro gruppo di origine. I migliori propositi vanno in fumo dopo che si scorre fra i brani su chitarre "imitazione Darrell" senza ritrovare quelle idee davvero geniali, marchio di fabbrica dell'ahimè defunto superchitarrista. Niente da dire sui singoli musicisti, in linea di massima un disco di poco sopra la media, suonato bene ma destinato a far colpo solo sui neofiti del genere, magari in un djset metal alternativo nel rock club di turno.
Ci sono dei brani tuttavia validi che meritano l'ascolto, Vinnie è sempre un batterista della miseria e Chad, sebbene non ci siano i ritmi spezzatissimi e le linee di basso vorticose alle quali siamo abituati, è un grande urlatore.
Dategli una chance sebbene, personalmente, immaginarmi Vinnie Paul truccato come sul video di "Dig" mi dà il voltastomaco.