Hot Sunday Blood «Someone Left Behind» [2015]

Hot Sunday Blood «Someone Left Behind» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
28.04.2015

 

Visualizzazioni:
1537

 

Band:
Hot Sunday Blood
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Titolo:
Someone Left Behind

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Andrea Amerini :: Voice
Marco Piozzi :: Guitar
Andrea Libero :: Guitar, Backing Vocals
Manuele Miceli :: Drums
Annalisa Bove :: Bass Guitar

 

Genere:
Rock Grunge

 

Durata:
41' 16"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
20.03.2015

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
PR Lodge Music Promotion
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Recensione

Un cd agrodolce, questo è il debutto degli Hot Sunday Blood, band da Torino che si definisce Rock Grunge, etichetta musicale con cui concordo e a cui aggiungerei anche una spruzzata di stoner, tipica in canzoni come “Cosmic doom machine” e “Running on my own”. Agrodolce perché ad un ascolto superficiale gli HSB ce la fanno tutta per farsi ascoltare col pregiudizio, a partire da una copertina pessima che non sembra neanche un cd musicale, fino alla proposta di una musica fortemente debitrice del passato, di quelle che davvero si capisce sin da subito che questo cd è il frutto delle bands madri a cui gli HSB si ispirano, cioè direi Alice in Chains, qualcosa anche dei Foo Fighters, e anche un po’ di alternative degli anni 90.
Niente di innovativo dunque, un cd fortemente emule del passato, ma va anche detto che questo cd è, per quanto derivativo, anche riuscito, particolarmente con la prima metà dell’album ad avermi colpito, con la prima e la quinta canzone già elegiate, passando per una “Blood party” che se sulle prime si rivela un po’ monocorde, poi va spaziando meglio, fino al buon tiro alternative della terza e della quarta canzone. Non male anche la title track, che anche se un po’ troppo lenta secondo me, riesce a dare un tocco di ariosità al disco che dona maggiore variazione all’album, per quanto continui a non essere molto originale. E lo stesso dicasi per “Brain cage”, una caznone più dura e spigolosa, ma che comunque non riesce a far brillare l’album in quanto a personalità.
Insomma: “Someone left behind” non riesce proprio a brillare di luce propria, come ho detto in passato è un disco emule del passato, che senza alcuni numi tutelari forse non sarebbe mai stato neanche pensato, e questo si fa sentire durante l’ascolto dell’album, cionondimeno ha dalla sua alcuni pregi, tra cui il fatto di essere un album che batte lidi musicali non molto seguiti in questo momento storico, nonché di essere, quantomeno, onesto e genuino, che neanche annoia mai. Se questo è il genere musicale che fa per voi, date un ascolto a questi ragazzi.

Track by Track
  1. Cosmic doom machine 75
  2. Blood party 70
  3. I hate you 65
  4. I deserve to see 65
  5. Running on my own 75
  6. Someone Left Behind 70
  7. Brain Cage 65
  8. Third Age Of Circles 65
  9. High 70
  10. Satellite 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
65

 

Recensione di Snarl pubblicata il 28.04.2015. Articolo letto 1537 volte.

 

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