Hydra «Heaven's Tree» [2012]

Hydra «Heaven's Tree» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
25.09.2013

 

Visualizzazioni:
2623

 

Band:
Hydra
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Titolo:
Heaven's Tree

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giovanni Rovatti :: Vocals, Guitar
Gianluca Marconi :: Guitar
Isa Centodo' :: Bass
Gianluca Cardinaletti :: Drums

 

Genere:
Thrash Metal

 

Durata:
21' 43"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

L’italianissima band degli Hydra si forma a Falconara Marittima non proprio di recente: era il 1985 e l’incontro tra quattro ragazzi finisce inevitabilmente nella nascita di un progetto. Il genere iniziale si manteneva saldo ad un Thrash/Power Metal figlio di quei tempi ed i nostri hanno mantenuto quella strada fino al 1994 registrando ben cinque demo tape e cambiando conseguentemente il nome in ‘Aydra’. Nel 1996 pubblicarono il mini-cd ‘Psycho Pain Control’ e poi il progetto prende una strada musicale separata per poi riunirsi finalmente sotto il primo moniker nel 2008, anno della reunion. Nel 2012 i Nostri si chiudono in studio e il risultato di tutto questo è per l’appunto ‘Heaven's Tree’, un EP di cinque nuovi brani composti e registrati dopo la riunione.
La prima cosa che salta all’orecchio è la qualità sonora estremamente vintage senza intromissioni di post-produzione o altro che avrebbe potuto raffreddare il sound; è interessante notare come le atmosfere piene dei tempi degli anni 80 siano riuscite a sopravvivere persino molti anni dopo benché gli Hydra si siano discostati dal Power/Thrash ed abbiano invece affrontato sonorità più esplicite derivanti dal Death Metal, per cui all’interno di ‘Heaven's Tree’ possiamo trovare una “macchina del tempo musicale” che ci riporta indietro con la mente lasciandoci piacevolmente confusi in quanto un ascoltatore medio si sarebbe aspettato una modernizzazione nel sound o qualche tendenza modaiola che tanto o forse troppo circola tra molte band che decidono di riunirsi (perché dal Rock non si scappa). No, niente di tutto questo: gli Hydra amano i loro tempi e, anche se non suoneranno chissà quanto originali –del resto non avrebbe alcun senso inventarsi chissà cosa- fungono da interessante allaccio temporale che collega un ormai saturo 2013 ad un entusiasta decade di quasi trent’anni or sono. Vi sembra poco?
Consigliate all’ascolto sono l’opener ‘The Black Sea’, estremamente classica nei contenuti, ‘Ken’, più spinta ed energica e la migliore del lotto nonché title-track ‘Heaven's Tree’, rappresentativa e ben costruita.
Inutile dire che gli amanti di sonorità moderne e derivative potrebbero storcere il naso scambiando inizialmente il dischetto degli Hydra come una demo pubblicata da una band di ragazzini ma vi assicuro che le cose vanno viste sotto un’altra luce perciò, bentornati Hydra!

Track by Track
  1. The Black Sea 75
  2. Ken 70
  3. Heaven's Tree 80
  4. The Gipsy 70
  5. The Void 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 25.09.2013. Articolo letto 2623 volte.

 

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