Hyperion «Into the Maelstrom» [2020]

Hyperion «Into The Maelstrom» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
13.06.2020

 

Visualizzazioni:
2442

 

Band:
Hyperion
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Titolo:
Into the Maelstrom

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Carano :: vocals;
- Davide Cotti :: guitars;
- Luke Fortini :: guitars;
- Antonio Scalia :: bass;
- Marco Beghelli :: drums;

 

Genere:
Heavy Metal

 

Durata:
43' 18"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
21.04.2020

 

Etichetta:
Fighter Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Atomic Stuff
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Recensione

Parlando di ciò che possono essere influenze e ispirazioni, c’è un po’ di tutto in questo “Into The Maelstrom”, nuovissimo album degli Hyperion, oggi in auge con le nuove nove tracce heavy metal che cedono il passo al precedente disco “Dangerous Days”. Indubbiamente la forza e la grinta del combo non è minimamente mutata sia in intensità che in personalizzazione. Ho aperto la disamina dell’album accennando alle ispirazioni cui si abbraccia la band riconducibili in sostanza ad Iron Maiden ma soprattutto a Judas Priest da cui la band sa ben cogliere la giusta essenza con dotta personalizzazione. Ritmiche fresche, riff possenti e lead solo virtuosi sono tutto ciò che fanno di questo lavoro una vera essenza dell’heavy metal made in Italy. A cominciare dall’opener “Into The Maelstrom”, si capisce che le aspettative rispetto all’ottimo precedente disco non sono certamente mutate, intrecci ritmici, riff enormi quanto basta a saltare dalla sedia contornati di lead solo sono solamente l’inizio di un album raffinato e di pregio. Stessa sensazione si ravvisa con “Ninja Will Strike” e “Driller Killer” altre cariche esplosive strutturalmente differenti ma dall’indelebile forza al pari del successivo e virtuoso “The Maze Of Polybius”, uno di quei brani dal sapore tipicamente heavy ma ricco di iniziative tutte da assaporare miscelate tra lead e riff di estrema potenza; ritmicamente più pacato è “From The Abyss” un brano strumentale dall’indole più oscura che con il suo conclusivo arpeggio cede il passo ad altro imponente brano come “Fall After Fall”, una vera doccia di adrenalina; i nove minuti abbondanti di “The Ride Of Heroes” segnano uno dei punti forti del combo dovuto alla dose di espressività che lo caratterizza sino alla nuova mina vagante di “Bridge Of Death” brano spinto il giusto quasi in modalità power ma dannatamente d’effetto. Un disco vincente se amate l’heavy metal fatto a regola d’arte.

Track by Track
  1. Into The Maelstrom 85
  2. Ninja Will Strike 80
  3. Driller Killer 80
  4. The Maze Of Polybius 80
  5. From The Abyss S.V.
  6. Bad Karma 80
  7. Fall After Fall 80
  8. The Ride Of Heroes 85
  9. Bridge Of Death 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
83

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 13.06.2020. Articolo letto 2442 volte.

 

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