I Will Kill You «Extrema Putrefactio» [2014]

I Will Kill You «Extrema Putrefactio» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
19.09.2014

 

Visualizzazioni:
2403

 

Band:
I Will Kill You
[MetalWave] Invia una email a I Will Kill You [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di I Will Kill You [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di I Will Kill You [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di I Will Kill You

 

Titolo:
Extrema Putrefactio

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
L.M. :: Guitars, Synths, backing vocals
Alex Imperiale :: Bass
Alex Venders :: Drums
Amonkvasir :: Vocals

 

Genere:
Extreme Obscure Metal

 

Durata:
40' 50"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
28.04.2014

 

Etichetta:
Inverse Records
[MetalWave] Invia una email a Inverse Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Inverse Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Inverse Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Inverse Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagine GooglePlus di Inverse Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Red Cat Promotion
[MetalWave] Invia una email a Red Cat Promotion [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Red Cat Promotion [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Red Cat Promotion [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Red Cat Promotion

 

Recensione

Devo ammetterlo: con la prima canzone, il disco di debutto degli I Will Kill You, uscito per la Inverse Records, non mi sembrava niente di che. L’opener “Fragmented Abnegations” mi sembrava un tentativo maldestro di fare qualcosa di originale col death metal. Il resto del disco, invece, ce la fa. Non sarà magari del tutto perfetto o maturo, ma “Extrema Putrefactio” (40min 50sec) è un laboro interessante per un motivo piuttosto insolito: semplicemente a livello di riffs ce la fa, e l’album è originale. Questa band mezza catanese e mezza ragusana poteva, viste le capacità del batterista, anche limitarsi a fare un clone dei Behemoth, poteva fare una release usa e getta, ma dalla seconda canzone propone delle tracce che non sono tanto veloci quanto tumultuose, con un senso di inquietudine e ritmiche nevrotiche a coronare un brano che ripropone stili già sentiti dai The Crown di “Deathrace king” e dai Disiplin di “Anti Life”, e con questo stile riproposto in “Apologies of a vain mind” a farsi ben apprezzare. E se la title track arriva più dritta al punto grazie a ben accette influenze old school, “Casket Garden” invece usa un mirabile ritornello che tira in ballo addirittura i primi Necrophobic, e con la nona traccia altrettanto terremotante ma con trovate personali che arricchiscono il tutto, tipo la musica tipo Behemoth ma con un arpeggiato che dà atmosfera in un momento inaspettato.
Unico neo: gli intermezzi. Praticamente la terza traccia, la sesta, l’ottava la decima e l’ultima (una ghost track che recita “Verrà la morte e avrà I tuoi occhi”) sono tutte intermezzi un po’ ingombranti che vanno a occupare 16 minuti e mezzo dei 40 a disposizione, rendendo l’album praticamente un EP camuffato ad arte, il che non sarebbe neanche un male, ma mi chiedo per esempio per qual motivo non fare un altro brano invece di metterci tutti questi fillers un po’ incomprensibili, sinceramente, visto che ad esempio la decima traccia è un sample de “I Pagliacci” e nulla più. Era proprio così necessario per la riuscita dell’album? Non chiedevo tanto, solo un brano in più, anche interlocutorio.
Nonostante questo, gli “I Will Kill You” vanno seguiti e incoraggiati a spaccare ancora di più: la band è magari non perfetta ma personale, e francamente preferisco una band personale ma imperfetta a cento cloni. Punto qualcosa su questa band per la prossima release, intanto mi raccomando: date una possibilità a quest’album se vi piace il metal estremo in generale, poiché pur essendo death metal basilare, non vedo perché non possa piacere agli amanti del thrash e anche a quel tratto di pubblico black metal che, come me, apprezza il death metal cattivo e dalle atmosfere più sinistre e malvagie.

Track by Track
  1. Fragmented Abnegations 65
  2. Preliminary autopsy report 75
  3. Ante Mortem (Intermezzo) S.V.
  4. Apologies of a vain mind 75
  5. Extrema Putrefactio 80
  6. Agony (Intermezzo) S.V.
  7. Casket Garden 80
  8. Die (Intermezzo) S.V.
  9. Everything was full of blood 75
  10. Nwolc (Outro) S.V.
  11. Ghost Track S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
75

 

Recensione di Snarl pubblicata il 19.09.2014. Articolo letto 2403 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.