Il Malpertugio «Sunset Screaming» [2011]
Il Malpertugio
Titolo:
Sunset Screaming
Nazione:
Italia
Formazione:
Ivan Franzini :: Vocals, Jew’s Harp, Oud
Emilio Cuoco :: Guitar
Antonio Zannone :: Guitar
Giuseppe Marino :: Bass
Gianluca Zannone :: Drums
Genere:
Durata:
36' 50"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Dietro al moniker “Il Malpertugio” c’è un mondo estratto dalla penna di una delle tre corone, Boccaccio. “Laonde la fanticella a casa di costei il condusse, la quale dimorava in una contrada chiamata Malpertugio, la quale quanto sia onesta contrada il nome medesimo il dimostra.” (Novella V, Giornata II, Decameron).
I nostri non sono nuovi del mestiere, di fatti suonano da dieci anni ormai e dopo cinque di attesa dal primo demo “The Blues Demon’s Show” tornano alla carica, stavolta con una formazione rinnovata, per farci ascoltare le loro ultime creazioni.
Se iniziassi con i complimenti non la finirei più, ecco perché mi limiterò a consigliarvi fortemente l’acquisto e il vostro supporto per un gruppo che riesce a fare veramente grandi cose con la base dello Stoner Rock.
Tagliano, cuciono, inventano, sperimentano. “Sunset Screaming” è un album dalle mille sorprese in cui accadono fatti spettacolari: Heavy Metal mescolato con la psichedelica, con lo Stoner, con il Deser Rock, con lo Space Rock, con l’Acid Rock e vistosi richiami ad un fangoso Sludge Doom vecchio stile.
Dubito fortemente esistano altre band del genere nel nostro paese ed il fatto che i nostri non abbiano ricevuto il giusto rinforzo e la ovvia pubblicità di supporto lo trovo disgustoso ma si sa, quando in un paese ciò che richiama le masse è tutto fuorché la musica originale, d’autore e non certo progettata per diventare la barzelletta dello stesso autore beh, non c’è da meravigliarsi. Tuttavia sì, il fatto che Il Malpertugio non siano una band troppo conosciuta è l’ennesima prova che 1) lo spazio per le band serie viene ostacolato vergognosamente e 2) l’ignoranza musicale dilaga tristemente. Fanno rabbia certe situazioni ma torniamo al disco.
Parlare di “Sunset Screaming” significa parlare di precisione, assoluta creatività, ingegno ed eclettismo, elementi che ho trovato in ogni brano ma in particolare nelle fenomenali “Let The Shit In”, nella titletrack “Sunset Screaming”, nella schizzata “In This Bloody Night” e “On Hour Of Weakness” oltre che nell’episodio quasi surreale di “Enmity”. E’ impossibile non aver voglia di riascoltare questo disco. C’è veramente di tutto, anche timide ma sostanziali sperimentazioni di musica araba, riff granitici e innesti di ogni tipo oltre che voci accattivanti e convincenti che volteggiano su ogni canzone adattandosi alla perfezione. Buono anche l’artwork e la produzione. Mi viene naturale una domanda, a questo punto.
Com’è possibile far passare inosservato questo gruppo?! Bisogna proprio avere la testa bacata!
Vi esorto caldamente a dare più di un ascolto a questo disco e anche ad acquistarlo qualora vi convinca ma sappiate che, al contrario di tante altre band che si possono sentire in giro, Il Malpertugio mette amore in ciò che fa.
Track by Track
- Bugs 75
- Shotgun 75
- Enmity 80
- Obsession 75
- On Hour Of Weakness 85
- In This Bloody Night 85
- Deranged 70
- Sunset Screaming 85
- Let The Shit In 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 80
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
79Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1449 volte.
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