Il Maniscalco Maldestro «Il Maniscalco Maldestro» [2006]

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Barbaro »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1625

 

Band:
Il Maniscalco Maldestro
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Titolo:
Il Maniscalco Maldestro

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Antonio "Tonio" Bartalozzi - Voce e Chitarra
Lorenzo "French" Franchi - Chitarra e Cori
Bruno "Brunello" Salvadori - Basso
Steafano "Borrkia" Toncelli - Batteria e Cori

 

Genere:

 

Durata:
44' 2"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Finalmente anche in Italia esce un lavoro davvero originale che abbraccia varie sfaccettature della musica e non solo quelle prettamente metal, un album che non deve niente a nessuno, soprattutto all'America che vanta tanti, forse troppi cloni in Italia. Aprite la mente perché Il Maniscalco Maldestro vi fa salire a bordo della sua carovana circense e vi porta a visitare le colorate visioni oniriche dei molteplici aspetti dell'uomo senza riserve né pregiudizi.
La cover preannuncia sensazioni "Naif", aprire il booklet è come aprire la valigia di un artista di strada con tutti i suoi attrezzi e orpelli. L'ascolto riporta a un circo "dove qualcosa è andato maledettamente storto" cit. e la musica è stramba; i testi, in italiano, asimmetrici e antimetrici.
L'ascoltatore si deve avvicinare all'album con la mente apertissima pensando un po', ma solo per un battito di ciglia, ai System of a Down perché mai, come qui, il termine crossover è azzeccato. L'opera attraversa letteralmente molteplici stili con melodie che vanno dai ritmi cubani a quelli nostrani; leggasi liscio romagnolo, si, avete letto bene: Distanze è un walzer stupendamente riarrangiato.
L'aperura è invece data a un carillon: Miscuote... mincanta che ricorda le colonne sonore dei giochi arcade del Commodore 64... Poi si va avanti su questa direttiva, con balzi stilistici e epocali. Ego è una rumba stramba ?!?!?!, la Cuba di cui parlavo prima. Piacevolissimi Geometria Affabile e il paradossale Giro Immobile.
Dare un voto a quest'album è davvero difficile, fosse per il mio istinto e per i miei gusti che non sono univocamente orientati al Metal puro, darei un 80, ma credo che ci sarebbe anche una bella parte di ascoltatori che al primo pezzo farebbe volare il platter dalla finestra.
Senza dubbio l'opera è divertente e originale e, solo per questo, do tutto il plauso ai ragazzi che hanno coraggiosamente osato dando vita a questo Maniscalco Maldestro.

Track by Track
  1. Miscuote... mincanta 65
  2. Carta-Stagna 65
  3. Metamorfosi Plausibile 60
  4. Ego 70
  5. L'età del Bisturi 60
  6. Fase 5: Metabolismo 60
  7. Anima Dolosa 65
  8. Geometria Affabile 70
  9. Giro Immobile 70
  10. Otto di Mattina 65
  11. Distanze 75
  12. Silenzio di Cartapesta 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
69

 

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