Recensione

EP di consolidamento della line up, finalmente stabile, pare, per i finlandesi In Silentio Noctis (dove sia il silenzio non si sa). Più che un album di musica metal melodico sembra la fiera del music business: produzione a livelli stellari, orchestrazioni ampollose e tronfie (tronfio è il nuovo modo di intendere la decadenza), talmente alte da coprire chitarra, basso e batteria (impegnate a ricordare il black metal con tremolo picking e blastbeat senza fantasia), e, ciliegina sulla torta, niente scream, ma una voce pseudo lirica che fa tutt'altro che sfoggio di tecnica.
Superato questo scalino, le tre tracce hanno la piacevole peculiarità di essere piuttosto selvagge, veloci e devastanti, dipingendo delle atmosfere tutto sommato godibili. La tecnica è ovviamente di alto livello, e sfoggia dei passaggi sincopati di notevole perizia, anche se non si riesce a capire fino a che punto questa conformazione sia fatta solo per strizzare l'occhio a sonorità più moderne, visto che ormai gli arrangiamenti sinfonici, per così dire, sono comunque materia datata.
Comunque, a voler fare un sunto di tutta la faccenda, potremmo descrivere il tutto come una versione più leggera dei Dimmu Borgir, o una più pesante dei Nightwish. Se questo tipo di sonorità fanno al caso vostro avvicinatevi e date un ascolto a questo EP sicuri che possa esser di vostro gradimento. Altrimenti farete come me: lo ascoltate una manciata di volte e poi... non vi accorgerete neppure della differenza tra le tracce.

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Recensioni

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  In Silentio Noctis
  Through Fragments Of Christianity [2010]

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