Indikon «Nemesi» [2015]

Indikon «Nemesi» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Led »

 

Recensione Pubblicata il:
08.11.2015

 

Visualizzazioni:
1465

 

Band:
Indikon
[MetalWave] Invia una email a Indikon [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Indikon [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Indikon [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Indikon

 

Titolo:
Nemesi

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Asja Indikon: lead vocals soprano - songwriter
Marco Salvador: lead guitar - harsh vocals - songwriter
Massimiliano Pistore: rythm guitar
Bass: Looking for
Nicola De Cesero: drums

 

Genere:
Symphonic Death Metal

 

Durata:
23' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
23.04.2015

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Ronin Agency
[MetalWave] Invia una email a Ronin Agency [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Ronin Agency [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Ronin Agency [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Ronin Agency

 

Recensione

Dalle ceneri dei "White Agony" e dopo una serie di cambi di line up prendono forma nel 2012 gli "Indikon" Symphonic Death Metal da Vittorio Veneto (TV), e publicano nell'Aprile del 2015 il primo demo di cinque brani "Nemesi". Si parte con una classica intro di un minuto "Birth" con tappeti di tastiera e piano che fanno da teppetto ad una sezione di archi andando così a creare una buona atmosfera strumentale. "Syrian" la traccia che segue, da il via ufficialmente alle danze. Un tappeto di tastiere che tiene ben amalgamato un sound caldo e scuro grazie al buon lavoro delle chitarre e delle voci che si intrecciano tra loro essendo affidate alla buona tecnica della vocalist Asja (soprano) e al vocalist più scream e crudo Marco Salvador. La parte centrale del lavoro è lasciata a "Nemesi" un brano semplice, essenziale arricchito da una sezione di archi morbidi che si contrappongono alle chitarre e ad una sezione ritmica precisa. Buona la variazione e il cambio repentino di tempo sulla traccia "The Land Of Fire" così da mostrare ulteriormente le doti tecniche della band, come buona è la scelta di escludere la voce nella parte centrale per dare spazio verso la fine a quella scream di Marco. "Diana The Huntres" chiude "Nemesi" partendo con una sezione di fiati e tappeti di tastiera che fanno da apri pista per poi entrare nel vivo del brano dando spazio al solito duetto tra le due voci ma che visto il giusto innesto non si riveleranno mai stancanti. Un buon debutto che spero venga confermato per il prossimo lavoro, magari un Full Lenght.

Track by Track
  1. Birth 70
  2. Syrian 70
  3. Nemesi 75
  4. The Land Of Fires 80
  5. Diana The Huntress 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Led pubblicata il 08.11.2015. Articolo letto 1465 volte.

 

Articoli Correlati

Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.