Inedia «Healing» [2012]
Inedia
Titolo:
Healing
Nazione:
Italia
Formazione:
M. Parolin – Vocals & Guitars
M. Tossin – Bass
G. Lovato- Guitars
L. Munaretto – Drums
Genere:
Durata:
1h 3' 18"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Atmosfera quasi alla Tool quella che gli Inedia ci propongono già nella prima traccia, gruppo proveniente da Bassano del Grappa (VI) nato nel 2009 dalle ceneri dei Soulfrost. Hanno un breve tour alle spalle e nel loro palmares una vittoria ad un contest musicale oltre che la partecipazione all’Asolo Free Music, importante festival veneziano. Avevano già registrato un primo EP chiamato “Ego Falls”, ma ora hanno deciso di fare sul serio incidendo con la Sleazy Reconrds il loro album di debutto. Come detto prima, l’apertura del disco con “Tendons” fa pensare ad un gruppo stile Tool/A Perfect Circle o comunque che punta ad un sound più ricercato rispetto a quello che spesso mi trovo a dover sentire. Loro si definiscono prog/death metallers...quindi arricchendo così tanto la musica death metal con tecnica e cura non indifferenti sanno che la loro strada non sarà propriamente in discesa. In ogni caso eccetto la voce growl che si alterna ad una più pulita non trovo molte note death. Il loro sound è un connubio di metal, prog, elettronica ed a tratti hard rock. La durata del disco è notevole e riescono a sfornare canzoni come “The Sinking Nautilus” di ben 10 minuti...aspetto che può essere positivo e negativo allo stesso tempo. Sinceramente la prima traccia mi aveva impressionato molto, ma con l’andare avanti delle tracce non riesco molto ad entrare nel loro complicato e contorto sound. Intendiamoci: gli aggettivi menzionati precedentemente non sono detti in maniera negativa. Mi piacciono questi motivi e riff che si intercalano l’uno con l’altro ed il fatto che non rientrino sempre nei soliti canoni e stili ben stabiliti è veramente una grande nota di merito. Certo magari le canzoni a volte non scorrono come siamo abituati a sentire, ma per me il bello è proprio questo! La competenza in materia e l’esecuzione da parte dei membri della band sono impeccabili: il disco scorre bene con spunti melodici perfetti grazie a riff dall’esecuzione impeccabile. La musica che vogliono proporci è quella di musicisti che ci tengono e non che la fanno così per farla, anzi mettono all’interno delle tracce delle belle sperimentazioni ed atmosfere. Certo il cd è impegnativo, serve un orecchio attento e l’ascolto è a tratti impegnativo e difficile, ma credo proprio che nel il prossimo periodo li ascolterò parecchio perché meritano. Complimenti.
Track by Track
- Tendons 80
- Chrisalide 70
- Fracture 75
- Twin Mirrors 75
- Morphine Pulse 80
- The Sinking Nautilus 75
- Ghost Limb 70
- Asepsi 75
- Healing 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 90
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
78Recensione di Vincent pubblicata il --. Articolo letto 2013 volte.
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