Infection Code «Alea Iacta Est» [2022]

Infection Code «Alea Iacta Est» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
11.12.2022

 

Visualizzazioni:
802

 

Band:
Infection Code
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Titolo:
Alea Iacta Est

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Davide :: Bass;
- Chris :: Guitars;
- Gabriele :: Vocals;
- Ricky :: Drums;

 

Genere:
Avant-garde Industrial / Thrash Metal

 

Durata:
48' 1"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
30.09.2022

 

Etichetta:
Argonauta Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Grand Sounds PR
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Recensione

"Alea Acta Est" è il nuovo disco della storica band death metal piemontese degli Infection Code, una band che nel corso della propria carriera è sempre riuscita a poco a poco a trovare una propria linea compositiva riuscendo in qualche modo a distinguersi dalla massa. Ciò in particolare si è vieppiù concretizzato non tanto per il via vai classico di ogni band con l’inserimento di qualche soggetto più o meno virtuoso ma nel fatto di aver maturato un sound che nella propria naturalezza ha saputo inserire elementi thrash ma soprattutto industrial. Con questa commistione di stili oggi il nuovo disco, in sostanza, rappresenta una riuscita sorprendente tenuto anche conto che il combo riesce anche a tirare fuori al meglio quanto saputo rielaborare da sempre con l’ascolto delle band a loro più care. Il buon lavoro del growl che in alcuni brani si protende in favore anche dello scream come sempre è collaudato e convincente come nel caso di “When The Angst Becomes The Noise” o prima ancora in “White Rooms”; ritmicamente la band piace e le migliori performance ricadono indubbiamente sull’opener “In Perpetual Error” e su “Deformimg The Future”, brano quest’ultimo molto alla Meshuggah con una inedita voce dai tratti apparentemente più clean; non male neanche la conclusiva “The Great Destroyer”, brano death metal non molto ricco di variazioni ritmiche ma indubbiamente possente come un macigno. Un disco che, senza tante parole o inutili chiacchierate da bar, fa la differenza non tanto su forza e cattiveria ma sulla qualità e sul sapere esprimere sino in fondo tutto ciò che le parole spesso non riescono a dire.

Track by Track
  1. In Perpetual Error 80
  2. Daily Slavery System 75
  3. White Rooms 80
  4. Red Death Masquerade 80
  5. When The Angst Becomes Noise 80
  6. Deforming The Future 75
  7. World Wide War 75
  8. New Sick Revolution 80
  9. The Great Destroyer 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 11.12.2022. Articolo letto 802 volte.

 

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