Inverno «Inverno» [2012]

Inverno ĢInvernoģ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2623

 

Band:
Inverno
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Titolo:
Inverno

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Burro :: Bass
Dadde :: Drums
Pier :: Guitars, Additional Vocals
Frigo :: Guitars, Vocals

 

Genere:

 

Durata:
34' 15"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Salgono alla ribalta questi vicentini giovani Inverno, da non confondere con i blacksters mantovani omonimi, che ripropongono il loro album di debutto con una tracklist leggermente cambiata (2 brani invertiti per lo più) e soprattutto un bel contratto con la pigliatutto Punishment 18 records, davvero iperattiva nel prendere ogni promettente realtà thrash italiana, moderna o meno. E a giudicare dalle sonorità pare proprio che questo quartetto vicentino sta dalla parte old school della barricata.
Ma ne è valsa la pena? In una parola: abbastanza. Questo full length, che propone 8 tracce più intro possiede il pregio di rispettare alla perfezione tutti i crismi del thrash metal, ovvero velocità, potenza, solista funambolica e rabbia in buona quantità. Ciò si intravede nella buona accoppiata “War” e “Religious explosion”, la prima delle quali dotata di un bel ritornello e potente nelle strofe, mentre la seconda è un gran bel brano speed metal con un’ottima solista e che è pronto per fare sfracelli da live. Questi due brani sono anche l’apice del disco per me, mentre il resto dei brani si fa anche rimarcare, con anche “Beer” e “Chemical death” a convincere.
Il difetto è la poca personalità. Ok, è thrash metal e quindi non può essere innovatore, ma un minimo di personalizzazione si può senz’altro mettere nel proprio sound, e purtroppo qui si sente che gli Inverno hanno ancora da imparare e da sviluppare. Certo, la batteria è selvaggia e picchia in continuazione, il cd non conosce cadute di tono, ma i riffs troppo semplici e delle metriche assolutamente basilari di voce rendono questo cd a volte piatto e quasi prevedibile, proprio per via di uno stile musicale che da questo punto di vista può maturare e potenziarsi.
In conclusione: è un bel disco, ma non rappresenta ancora per me ciò che gli Inverno sono a pieno potenziale. Occorre che si aspetti il prossimo disco per capire cosa questi ragazzi sanno fare. Nel frattempo consiglio un ascolto a questo disco agli amanti del thrash old school, anche se francamente qui ci troviamo di fronte ad un cd più che altro per completisti. La prova della verità per questa band è rimandata al prossimo album.

Track by Track
  1. Prelude to the bomb 60
  2. Tsar Bomb 60
  3. Pray 65
  4. Terrorizer 70
  5. Beer 70
  6. Chemical Death 70
  7. War 75
  8. Religious explosion 75
  9. Lager 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
65

 

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