Kaiserreich «KRRH» [2007]

Kaiserreich «Krrh» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2087

 

Band:
Kaiserreich
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Titolo:
KRRH

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Serpent Est :: Vocals
Abraxas :: Guitars
Necrobosco :: Bass
Krieg :: Drums
Pest :: Guitars

 

Genere:

 

Durata:
41' 36"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Per descrivere la proposta musicale dei Kaiserreich non ci vuole molto: Black metal in stile Darkthrone, punto e basta! I Kaiserreich mettono sin da subito uno spartiacque tra i vari ascoltatori: chi di questo stile musicale ne apprezza le fredde melodie e l’atmosfera, dai Kaiserreich non resterà deluso, mentre chi lo assume a “stereotipo del black metal” senza tecnica né virtuosismi, cambi pure recensione da leggere.
Ascoltando il cd dei Kaiserreich in effetti, si sente chiaramente che il combo bresciano si rifà parecchio a “Transylvanian hunger” dei Darkthrone, sia per la struttura della canzone, che fa uso di pochi riffs, sia per il tipo stesso dei riffs che Fenriz ha denominato “minimalistic finger moving riffs”, che si rifanno indiscutibilmente al disco suddetto (e alla canzone omonima); e il pregio e al contempo il difetto di KRRH sta tutto qui: nel rifarsi a questo disco dei Darkthrone pressoché in maniera totale, senza quasi mai uscire dallo stile del gruppo di Fenriz. Quando poi i Kaiserreich variano il loro song writing mostrano i loro pezzi forti, che secondo me corrispondono a: “A noi la notte”, molto bella, un po’ più melodica e cadenzata e con alcuni richiami ai primi Behemoth, e “Cross as diadem”, con una ritimca più fantasiosa e con riffs più cupi alla Horna, mentre minuscole influenze dei Satanic Warmaster affiorano raramente. L’unico problema è che purtroppo alle volte i Kaiserreich si dimostrano proprio poco fantasiosi, con una struttura delle canzoni che in pratica non cambia mai, finendo per rendere il disco ripetitivo e rovinando dei riffs che altrimenti non sono affatto male (ad esempio la canzone finale per me poteva durare 2 minuti di meno), e con delle cadute di tono banali, come l’inizio di “Aletheia miit veritas mundi”, dove il primo riff scopiazza parte del primo riff di “Transylvanian hunger”.
In definitiva, questo “KRRH” dei Kaiserreich è un bell’album che ripropone lo stile dei vecchi Darkthrone in una maniera non certo personale, ma comunque godibile, e visto che i Darkthrone ad oggi non suonano più così, dare un ascolto a questi Kaiserreich non farà certo male. D’altro canto, ciò che sfavorisce i Kaiserreich è che ciò che suonano loro lo suonano moltissime altre band, per cui il rischio è che questo “KRRH” lasci il tempo che trovi, cioè che venga ignorato. Perciò i Kaiserreich meritano la sufficienza piena, ma il prossimo album non dovrà e non potrà limitarsi a un semplice “tributo ai Darkthrone”.

Track by Track
  1. Aurora Bleeds 65
  2. A Noi la Notte 70
  3. Ravencrowned 68
  4. Aletheia miit Veritas Mundi 60
  5. Cross as Diadem 70
  6. Kriegsangshelvete 67
  7. Reptile's Crescendo 68
  8. Requiem Division 7.62 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
67

 

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