Kalahari «Theia» [2020]

Kalahari «Theia» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
20.02.2021

 

Visualizzazioni:
1082

 

Band:
Kalahari
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Titolo:
Theia

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Joshua Pini :: Bass
Alessandro Visani :: Drums
Gabriele Meglio :: Guitars
Gino Annicchiarico :: Guitars
Nicola Pellacani :: Vocals

 

Genere:
Death / Groove Metal

 

Durata:
22' 16"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
26.06.2020

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
Distrokid
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Agenzia di Promozione:
The Metallist PR
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Recensione

I Kalahari da Forlì ci hanno proposto un secondo Ep di 5 brani per 22 minuti e poco più di musica globalmente interessante, ma a cui si alternano abbastanza costantemente luci e ombre dell’immaturità, dove nella fattispecie le luci consistono in alcuni brani e parti ben riuscite, mentre per ombre intendiamo una personalità abbastanza non ancora pervenuta, nonché delle parti decisamente più opache e meno riuscite.
In particolare, nei primi due brani si riscontra un groove metal abbastanza melodico che invero non è male, ma dove la voce non esalta bene una musica che tra l’altro suona non male ma anche già sentita, per un risultato carino ma anche non imperdibile, specialmente quando si usa la voce pulita. La cosa curiosa è che da qui in poi le cose cambiano, con una “Zombie night” dove la musica va più ad affidarsi ai Soilwork più melodici, per un tiro migliore anche se con una voce ancora non eccelsa in quanto a intensità delle linee vocali, mentre negli ultimi due brani è invece proprio la voce di Nicola a brillare per efficacia e a marchiare a fuoco una potente “I am the mountain”, che però cambia ancora di stile, andando a suonare come una ballad a volte decisamente tipo Metallica, e altre volte quasi dal tipo di una ballad power, mentre “Cabled Core” sembra essere una summa di ciò che di meglio sanno fare i Kalahari, ma con il brano che va sfumando quando sembra incompleto.
Insomma, come detto sopra: luci e ombre. I Kalahari sembra senz’altro avere passione e capacità per fare qualcosa di buono, ma non è tanto chiaro cos’hanno in testa di suonare, e certi equilibri compositivi devono essere ancora definiti per bene, visto che a volte ci si ostina a suonare troppo secondo lo stile di qualcun altro, e altre volte si suona con più personalità ma saltando quasi di palo in frasca. Le potenzialità per fare bene comunque ci sono, ma i Kalahari hanno bisogno di ancora un po’ di esperienza per splendere come si deve. Nel frattempo, se certo melodeath/groove vi piace, date un ascolto a questo Ep.

Track by Track
  1. Theia 60
  2. Followers of the Lich 60
  3. Zombie Night 65
  4. I am the Mountain 70
  5. Cabled Core 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
66

 

Recensione di Snarl pubblicata il 20.02.2021. Articolo letto 1082 volte.

 

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