Kaledon «Altor: The King's Blacksmith» [2013]

Kaledon «Altor: The King's Blacksmith» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Digprog »

 

Recensione Pubblicata il:
18.06.2013

 

Visualizzazioni:
2416

 

Band:
Kaledon
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Titolo:
Altor: The King's Blacksmith

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Marco Palazzi :: Vocals
Alex Mele :: Guitar
Tommy Nemesio :: Guitar
Daniele Fuligni :: Keyboards
Paolo Lezziroli :: Bass
Massimiliano Santori :: Drums

 

Genere:
Power Metal

 

Durata:
46' 19"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
23.04.2013

 

Etichetta:
Scarlet Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il 2013 segna il ritorno dei capitolini Kaledon sulla scena Metal pubblicando “Altor: The King’s Blacksmith”, settimo album della loro lunga e gloriosa carriera (attivi dal 1998), edito da Scarlet Records. Il gruppo non tradisce le attese dei fan di lunga data, proponendo un repertorio del tutto inedito in salsa Power Metal. Insomma, il sestetto capitolino rimane fedele alle origini e non ha stravolto il loro modo di fare musica, rimaneggiando la stessa formula a livello compositivo che ha caratterizzato tutti i lavori antecedenti a questo che stiamo per recensire. Tuttavia il risultato scaturito, vuole la loro esperienza e la passione trasmessa nella registrazione di ogni singola traccia contenuta, il disco ha nel suo insieme quel suo perché che lo lascia ascoltare facilmente. In più il settimo album rappresenta il settimo capitolo della loro saga fatta di cavalieri e di battaglie contro creature mitologiche partita dal loro album d’esordio “The Destruction”, un motivo che lascia ben poche scelte a chi vuole conoscere come andrà a finire questa volta. Il livello tecnico dei Kaledon non ha bisogno di essere rammentato qui, anche perché hanno avuto la possibilità di condividere il palco con gruppi del calibro di Rhapsody of Fire o Gamma Ray, eventi che non accadono così per caso. Per quanto concerne l’analisi dei brani contenuti in “Altor: The King’s Blacksmith” s’intuisce già dal titolo che il protagonista della storia sarà Altor, un uomo buono anche troppo per gli standard dell´epoca, ligio a un incondizionato sacrificio nei confronti di chi gli sta a cuore. La coppia di brani “Innocence” e “Childhood” introduce l’ascoltatore nelle atmosfere medievali della storia, un breve intro strumentale che lascia spazio al Power Metal più energico che si possa desiderare (molto alla Iron Maiden). La matrice Power è ancora viva in “Between The Hammer And The Avn” e “My Personal Hero”, vero e proprio leitmotiv di questa prima parte del disco, che sulle cavalcate ritmiche stile Harris accompagna in modo epico Altor verso la sua trasformazione da eroe. “Lilibeth”, invece, ci porta in dono la classica Rock Ballad, che purtroppo non decolla data la linea melodica troppo scontata. La perla del disco è invece “Kephren”, il pezzo migliore del lotto, che brilla di originalità a livello di arrangiamento (belle le tastiere) e che si sposa bene alla potente voce di Marco Palazzi. Chiusura al fulmicotone con “A Dark Prison”, Power dal piglio sinfonico ed epico. Nonostante la non spiccata originalità e il ripetersi di alcuni brani che sono dovuti ai dettami del Power Metal, i Kaledon mostrano di essere in palla sfornando una sorta di classico composto da brani inediti dalla storia bella ed avvincente. Bravi e coerenti!

Track by Track
  1. Innocence 65
  2. Childhood 70
  3. Between The Hammer And The Avn 70
  4. My Personal Hero 70
  5. Lilibeth 60
  6. A New Beginning 70
  7. Kephren 80
  8. Screams In The Wind 70
  9. A Dark Prison 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Digprog pubblicata il 18.06.2013. Articolo letto 2416 volte.

 

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