Karmian «Surgere et Cadere» [2018]

Karmian «Surgere Et Cadere» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
05.09.2018

 

Visualizzazioni:
2262

 

Band:
Karmian
[MetalWave] Invia una email a Karmian [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Karmian [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Karmian [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Karmian [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Karmian [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Karmian [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Karmian

 

Titolo:
Surgere et Cadere

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Andrea Bertolazzi :: Vocals;
- Andrea Baraldi :: Lead Guitar;
- Mauro Leone :: Guitar;
- Nicholas Badiali :: Drums;
- Gabriele Gabrieli :: Bass;

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
41' 19"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
10.09.2018

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dopo aver fatto la loro conoscenza con l’Ep “Ways Of Death” nel 2012, tornano oggi sulla scena underground nazionale i death metallers Karmian con questo primo full lenght “Surgere et Cadere” caratterizzato da un intenso death metal dai doni più melodici rispetto all’Ep d’esordio. Stanti i repentini cambi di line up la band non si è demoralizzata più di tanto riuscendo a tirar fuori dalla breccia un corposo quanto robusto lavoro come questo in esame. Le nove tracce appaiono decise ed intense forti anche di una session ritmica tutt’altro che generica; i riff delle chitarre offrono l’impressione di preparazione e non di monotonia con cui spesso siamo soliti imbatterci; buona anche la cattiveria del growl, altalenante nella resa tra momenti più o meno diversificati. La band non perde certamente tempo in intro e quant’altro e spara subito al meglio le proprie cartucce con l’opener “The Burn”, un brano tagliente il giusto e caratterizzato da numerosi passaggi melodici; anche la successiva “Conquering The Plain” parte come una furia e lascia ben percepire la buona intesa ritmica sia tra le chitarre che dietro le pelli; il riff d’apertura di “Shadow The Eagles” con annesso lead lasciano capire che non ci troviamo di fronte al caratteristico copia e incolla ma di fronte ad un lavoro ben concepito fatto di passaggi ritmici diversificati; stessa cosa anche con “The Gaul” e “The Alliance” altre due imponenti realize da parte di questa band che travolgono in tutto e per tutto l’ascoltatore; la tensione non cala neanche con la tiratissima “Total War” e con “Druis In The Forest”, entrambe vincenti sul profilo ritmico; la scia ritmica richiama anche l’attenzione su “Sacred Selva”, appena sotto tono rispetto ai precedenti sin ora ascoltati e sul conclusivo, quanto quasi fuori luogo “Mutina Capta Est”, un pianoforte caratterizzato da un caldo clean vocale in apertura e di seguito appoggiato da una ritmica corposa ma moderata nella resa. Un disco ben concepito, fantasioso intenso e affatto ripetitivo.

Track by Track
  1. The Burn 75
  2. Conquering The Plain 75
  3. Shadow The Eagles 75
  4. The Gaul 75
  5. The Alliance 75
  6. Total War 75
  7. Druis In The Forest 75
  8. Sacred Selva 70
  9. Mutina Capta Est 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 05.09.2018. Articolo letto 2262 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.