Kayleth «Space Muffin "Rusty Edition"» [2017]

Kayleth «Space Muffin Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
14.07.2017

 

Visualizzazioni:
1950

 

Band:
Kayleth
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Titolo:
Space Muffin "Rusty Edition"

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Massimo Dalla Valle :: Chitarra;
- Alessandro Zanetti :: Basso;
- Daniele Pedrollo :: Batteria;
- Enrico Gastaldo :: Voce;
- Michele Montanari :: Synth;

 

Genere:
Stoner / Space Rock

 

Durata:
1h 4' 48"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
30.06.2017

 

Etichetta:
Argonauta Records
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Distribuzione:
Goodfellas
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Cargo Records
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Bertus
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Agenzia di Promozione:
Nee-Cee Agency
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Recensione

A distanza di due anni dall’uscita dell’acclamatissimo “Space Muffin”, i veronesi Kayleth propongono una nuova versione del medesimo disco rinominandola “Space Muffin Rusty Edition” con l’ ulteriore aggiunta, rispetto alla rosa degli otto brani precedenti, di cinque nuovi brani in bonus track. Lo stoner che questa band mette in atto indubbiamente ha il suo perché, considerando le corpose quanto dettagliate andature curate sotto ogni profilo. In ogni caso, essendo già stata recensita la prima parte del disco sempre dalla nostra webmagazine al momento della prima uscita ufficiale del lavoro, si rimanda alla stessa per quanto attiene al contenuto dei brani già ascoltati. La nuova versione del disco indubbiamente pare più viva a cominciare dall’artwork solare non poco e allo stesso tempo conflittuale tra naturalezza e futuro; inutile dire della ricchezza dei brani anche sotto il profilo della psichedelia, una delle doti primordiali della band per la realizzazione del suo sound anche affiancato da una indiscussa dose di space rock in grado di rendere ancora più attraente un genere come questo. Le nuove realize in bonus track su questa rivisitazione del cd prendono vita a partire dalla nona traccia “The Electric Tonque is Coming” all’interno della quale compare sin da subito quella sorta di esorcismo che la band esercita nei confronti dell’ascoltatore per il suo sound dinamico e scorrevole al punto da rappresentarne una dote non comune tra le stoner band. E’ poi la volta di “Rusty Gold” nuovo dinamico stoner rock, capace di rendere per le sue andature e riff annessi divertente l’ascolto; si prosegue poi con “Deepest Shadow”, brano con significativi elementi di preferenza space rock sviluppati in apertura dal synth su cui insiste una poderosa quanto varia andatura stoner, lenta al pari di un doom; andatura dinamica per “Oops I Eat You”, forse un po’ troppo statica in alcuni punti, ma complessivamente accettabile; il conclusivo “Old’s man Legacy” offre un nuovo space rock su un clean particolarmente riflessivo e pacato ma pur sempre grintoso in alcuni suoi punti. Indubbiamente la scelta di riproporre un album già uscito in una veste più nuova e con annesso bonus track è condivisibile sino ad un certo punto. Forse avrebbe avuto più senso far uscire un Ep anche per non riproporre brani già ascoltati e per di più “vecchi” di soli due anni; in ogni caso l’importante è concentrarsi sui contenuti che questo Rusty Edition ci offre ovvero dinamica unificata ad un piacevole ascolto.

Track by Track
  1. Mountai S.V.
  2. Secret Place S.V.
  3. Spacewalk S.V.
  4. Bare Knuckle S.V.
  5. Born to Suffer S.V.
  6. Lies of Mind S.V.
  7. Try to save the apparences S.V.
  8. NGC 2244 S.V.
  9. The electric Tongue is coming 75
  10. Rusty Gold 75
  11. Deepest Shadow 70
  12. Oops I Eat you 60
  13. Old Man's Legacy 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 14.07.2017. Articolo letto 1950 volte.

 

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