King Bong «Space Shanties» [2012]

King Bong «Space Shanties» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Carnival Creation »

Recensione Pubblicata il:
10.04.2013

Band:
King Bong

Titolo:
Space Shanties

Nazione:
Italia

Formazione:
Andrea - Guitar
Alberto - Bass
Teo – Drums

Genere:
Instrumental Stoner

Durata:
1h 3' 48"

Formato:
CD

Data di Uscita:
26.10.2012

Etichetta:
Moonlight Records

Distribuzione:
Masterpiece Distribution

Agenzia di Promozione:
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Recensione

“Space Shanties” è uno di quei dischi che non posso far altro che adorare per tutta una serie di motive personali, primo tra i quali il fatto che rappresenta un’esperienza accostabile solo al surreale e che consta di sei momenti di jam session con lievi strutture già stabilite ma tendenti all’improvvisazione fermo restando che il genere di partenza (lo Stoner) resta invariato e viene persino contornato da elementi distanti come potrebbero essere il Funk e altri più vicini come il Blues.
Il trio milanese dei King Bong sa certo come farsi apprezzare ed ha sfornato un disco dalla durata non certo indifferente di un’ora passata per una manciata di brani che contemplano un minutaggio anche piuttosto elevato (l’opener “Even 50 Feet Hamsters Have Feelings” arriva addirittura a durare 13 minuti).
Se un ascoltatore tenta di approcciare a questa sorta di visioni mentali distorte tradotte in musica deve innanzi tutto tenere presente che non si tratta di materiale convenzionale, tutt’altro: è qualcosa che prima di essere ascoltato va vissuto in prima persona in quanto ascoltatore perciò o si sta sotto un palco con una birra e una sigaretta e guardare la band suonare (cosa che ho intenzione di fare io stesso per quanto riguarda i KB) oppure comodamente a casa, in penombra, con una candela accesa e il cellulare spento. Non ci devono essere interferenze nella somministrazione di “Space Shanties” né momenti di pausa ma il tutto deve essere preso per intero, deve essere quinti un’ora di assoluto relax in cui far navigare i pensieri verso mari inesplorati e generare visioni e immagini di continuo. Ecco cosa significa per il sottoscritto la musica dei King Bong.
Non starò certo qui a sezionare brani analizzando riff e quant’altro poiché sarebbe persino offensivo nei confronti della band: sappiate solo che sugli strumenti se la cavano moltissimo e che hanno la mentalità aperta verso lidi musicali tra i più vasti.
E ora torno ad ascoltarmeli.