Kismet «Shades Of Clarity» [2014]

Kismet «Shades Of Clarity» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
20.11.2014

 

Visualizzazioni:
1661

 

Band:
Kismet
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Titolo:
Shades Of Clarity

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Albert Eno :: Vox
Crivez :: Guitar
Mirko :: Guitar
Penot :: Drums
Carlo :: Bass

 

Genere:
Rock

 

Durata:
45' 43"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
23.05.2014

 

Etichetta:
Dust On The Tracks Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Bagana Rock Agency
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Recensione

Il secondo disco dei Kismet da Rovigo esce 7 anni dopo il suo predecessore e condensa 11 tracce di rock alternative per quasi 46 minuti di una musica probabilmente non originalissima, ma frizzante e gradevole.
Per rendersene conto, basta sentire l’opener “Cobweb”: la canzone è piacevole ma non moscia, non cerca di essere tanti genere attaccati senza senso e cerca di essere convincente tramite dei riffs di chitarra non troppo dolci ed anzi debitori ad un certo rock americano dei Nickelback nonché a qualcosa dei Soundgarden di inizio anni ’00. Altrove l’alternative dei Kismet arriva a lambire lidi più nu metal per quanto riguarda la musica, come in “Stay Alive”, ma un ritornello a tiro riporta la canzone su lidi apprezzabili e sempre alternative, tuttavia i riferimenti al nu metal non finiscono qui: “Clarity” è più pesante ma pur sempre melodica e ricorda i Korn, e lo stesso si può dire per “Eternal Blame”.
La seconda parte del disco, tuttavia, è meno a fuoco e onestamente pare che i Kismet finiscano le cartucce, conbrani un po’ incolori come “Happy road” che finisce un po’ così così e “Carry me down”, ballad per voce e piano dove il pur bravo cantante mostra di non essere del tutto a suo agio sulle tonalità basse vocali, e sinceramente non si risale molto di livello con la pur varia “Time” e con l’ombrosa “Quit”, che non mi hanno lasciato il segno. Meglio alla fine, con una corale “Lonely place”, una catchy e tecnicamente interessante “Fill the vacuum”, e una conclusiva “Holy words and pain” più introspettiva e corale.
Insomma: non proprio del tutto perfetto, ma “Shades of clarity” è un disco tranquillo e decentemente rockeggiante, consigliato per chi ama sonorità come i gruppi suddetti, ma anche per chi vuole staccare da sonorità più dure.

Track by Track
  1. Cobweb 70
  2. Stay alive 70
  3. Clarity 75
  4. Eternal Blame 75
  5. Happy road 65
  6. Carry me down 60
  7. Time 65
  8. Quit 65
  9. Lonely place 70
  10. Fill the vacuum 75
  11. Holy words and pain 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Snarl pubblicata il 20.11.2014. Articolo letto 1661 volte.

 

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