Klynt «Of Klynt And Man» [2012]
Klynt
Titolo:
Of Klynt And Man
Nazione:
Austria
Formazione:
Sir Dadukles Prime :: Vocals
Patrick Hieber :: Guitars
Martin Schreiber :: Guitars
Christoph Lex :: Bass
David Dmeindl :: Drums
Genere:
Durata:
52' 21"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
La musica degli austriaci Klynt potrebbe anche essere riarrangiata per orchestra e riprodotta in un contest teatrale per quanto ho avuto il piacere di ascoltare. Ciò che mi ha colpito della prima release a lunga distanza del quintetto non sono stati tanto i riff o gli assoli (per quanto apprezzabili e stilosi il più delle volte) ma proprio il modo di cantare e porsi di Sir Dadukles Prime, nome che è tutto un programma in effetti.
Salta all’orecchio proprio quella teatralità mista a drammaticità che i brani riescono ad evocare mescolando un non so cosa di epico con composizioni che ricalcano il Power, sprazzi leggeri di Groove e Thrash Metal e riportando alla mente in più occasioni gli ovvi Iced Earth. Ciò è cosa buona soprattutto per il semplice fatto di non ricordandoli mai direttamente ma sempre tramite influenze. I nostri posseggono una forte dose di personalità mista ad estro che li ha portati inevitabilmente a compiere il primo passo discografico subito dopo l’EP demo datato 2011 (“Epic As Fuck EP”).
Il sentiero per i nostri si prospetta non tanto in salita quanto in piano, contornato da leggeri ostacoli che potrebbero essere facilmente tolti di mezzo con altre forti occhiate all’originalità; per ora non mi sembra questo rappresenti una questione insormontabile dal momento che “Of Klynt And Man” si lascia ascoltare,esplorare e cattura davvero chi si trova con le cuffie nelle orecchie.
Il fatto che l’album rappresenti un’autoproduzione alza notevolmente il valore poiché nessuno ha messo le mani nella produzione se non la band stessa e tutta l’epicità e la continua leggerissima tendenza anche al Prog di certo migliorano la resa sonora e rendono più interessante il tutto.
Prossimo passo? Un’etichetta seria che sappia valorizzare la proposta.
C’è energia continua, qualche momento di riposo sotto forma di ballad o semi-tale ma sempre e comunque musica ben articolata, varia, ritmata, precisa e ragionata.
Disco epico e variegato. Ci piace.
Track by Track
- PROLLogue 70
- Hell Is Home 75
- Into The Abyss 75
- LAWL! 70
- -Everything Dies (But Me) 70
- One On One 65
- No Regrets 65
- When Hope Ceases 80
- They Called Him Klynt 70
- Biggest Balls 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
73Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1514 volte.
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