Krieg «Dead Sound Walking» [2011]

Krieg «Dead Sound Walking» | MetalWave.it Recensioni Autore:
theclairvoyant »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2095

 

Band:
Krieg
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Titolo:
Dead Sound Walking

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Friedrich Gscheidel - chitarra
Cristian Gscheidel - voce, basso
Gaetano Isaia - chitarra
Walter Valli - batteria

 

Genere:

 

Durata:
42' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

L’album d’esordio dei lombardi Krieg parte in quarta con la scatenata “Sexess”, che rende perfettamente l’idea sul sound ed il genere della band, un thrash metal con numerose venature death. Caratterizzato da un suono molto compatto ed aggressivo, questo “Dead Sound Walking” colpisce dritto in faccia come un pugno, addolcendo la linea vocale nelle più melodiche “Second Line” e “After The Sin”, mantenendo però calda la violenza in un angolino, pronta a saltare fuori da un momento all’altro. Proprio in “After The Sin” trovo che inizialmente la voce altalenante diventi un po’ pesante da assimilare, mentre dalla metà circa in poi si risollevano i ritmi con una bella chiusura, proprio come accade nella seconda “Skin Seller”, rendendole quasi due gemelle dal punto di vista strutturale; la successiva “Divination” rapprende nuovamente linee melodiche più tranquille, anche se inserite con maggior gusto rispetto alla traccia precedente, rimanendo poi per il resto della canzone veloce e potente. A mio avviso uno dei brani migliori della realizzazione.
Con “Black Book” il rullo compressore Walter Valli non manca dal farsi notare, mantenendo ancora i tempi molto veloci e costanti e sposandosi ottimamente con la precedente “Divination”; a far calare l’adrenalina, ma per questo non meno bella anche se piuttosto particolare, troviamo a seguire “Immortality”. Dall’inizio lento si può presagire al solito brano tranquillo e melodico che quasi ogni album ha; sbagliato, dato che poche manciate di secondi dopo i ritmi si rialzano, anche se procedono per tutto il brano con una struttura insolita per gli altri pezzi della band, alternando tempi veloci ad altri più lenti. L’inizio di “God That Could” sa un pò di “già sentito”, anche durante l’esecuzione della traccia si raggiunge, tramite le loro caratteristiche parti melodiche, ad un finale dai suoni sempre veloci e compatti che lascia l’ascoltatore soddisfatto nonostante tutto. La penultima traccia della release, ed anche la più lunga con i suoi quasi sei minuti, è “Dark Art”, che senza particolari variazioni nello stile e nella composizione della band da spazio al brano più diretto, oltre alle primissime tracce dell’album. Sto parlando di “Cult”, con un sound molto in stile Slayer dell’era “Season In The Abyss”, veloce, diretto, massacrante; senza dubbio il brano che mi è piaciuto di più insieme a “Divination” ed alla seconda “Unfaithful”.
Dopo diversi ascolti posso dire che nel complesso il risultato è molto buono, d’impatto immediato e questo penso sia il risultato che si voleva raggiungere, mentre a livello di critica ho solo due osservazioni da fare. La prima è riguardo alle voci sovrapposte presenti nei primi due brani, all’inizio del primo stanno bene anche se durano un po’ troppo, ma nel secondo le trovo abbastanza superflue; in secondo luogo la mia grande battaglia è stata riguardo alle linee melodiche. In alcuni brani come “Divination” e “After The Sin” le trovo di buon gusto ed un arricchimento per il brano, ma in altre tracce come “God That Could” o “Dark Art” mi hanno lasciato indifferente. Secondo me la cosa migliore sarebbe stata lasciare un brano come “Immortality”, che racchiude molte parti melodiche, ed altri due o tre pezzi con queste venature più “tranquille”, mentre, personalmente, avrei impostato il resto dei brani come “Cult” (davvero ottimo) o l’opener “Sexess”. In conclusione, un buon album, registrato con una qualità ottima, che piacerà senz’altro agli amanti delle sonorità violente come Pantera, Slayer o Testament. Buon ascolto!

Track by Track
  1. Sexess 80
  2. Skin Seller 75
  3. Unfaithful 85
  4. Second Line 75
  5. After The Sin 85
  6. Divination 90
  7. Black Book 85
  8. Immortality 80
  9. God That Could 80
  10. Dark Art 75
  11. Cult 95
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
83

 

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