Levania «Parasynthesis» [2012]

Levania «Parasynthesis» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Revenant »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2774

 

Band:
Levania
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Titolo:
Parasynthesis

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Ligeia :: Lead vocals
Still :: Keyboards & Vocals
Raven :: Guitar & Vocals
Fade :: Bass
Gianz :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
45' 37"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Levania, band gothic metal di Ferrara, fanno il loro esordio sulla scena gothic mondiale con l’album Parasynthesis, leggendo la loro biografia davvero molto evocativa ci dovremmo aspettare di essere immersi in un cd dalle atmosfere che sfociano in un “Epic-Gothic assai composito, figlio tanto del Death Metal di matrice scandinava” ma ascoltando il cd non troviamo niente o molto poco di quello che ci viene descritto. L’album si apre con “Midnight of Silence”, canzone che ritmicamente e melodicamente non è affatto male, ma la voce della cantante Ligeia risulta essere assai noiosa, poi segue “Eroica”, canzone dove spunta un pochettino l’influenza epic della band. Dopo di che troviamo “Natural Motion”, dove l’unica cosa che mi ha colpito è stata la parte in latino, segue “The narrow way of Juliette” la quale mi fa capire che la band è dotata delle potenzialità per riuscire a fare davvero bene, ma che fino a questo momento non sono state sfruttate appieno. Poi è il turno di “Basteth’s Kiss” , canzone molto bella dove abbiamo un cantato maschile esclusivamente in pulito. Segue la trilogia dedicata al regno leggendario di “Aghartì”, nella prima parte, che fa da introduzione alle altre due parte più corpose, abbiamo una batteria monolitica che si perpetua per tutta la durata del brano che ci da quasi l’idea di presenziare ad una cerimonia, la seconda parte sicuramente più elaborata e molto bella sia come melodia che come cantato femminile, infine abbiamo la terza parte anch’essa molto bella dove abbiamo sovrapposizioni di growl e pulito davvero ben fatte. Poi abbiamo “Carthago Nova” canzone che fa guadagnare punti alla band che in questo finale di album sembra essersi risollevata rispetto all’inizio. A concludere l’album troviamo “Sibyl of the Dark”, brano molto più tecnico musicalmente rispetto al resto dell’album. Detto questo rimaniamo colpiti in maniera positiva da questo album dalla sua metà in poi, invece per quanto riguarda i suoni li ho trovati in molte occasioni quasi finti e in parecchi brani i piatti della batteria si sentono in modo molto flebile che quasi vanno ricercati fra gli altri suoni. Nel complesso, possiamo dire che la band ha le potenzialità per fare bene , ma deve trarre spunto soprattutto dagli ultimi lavori dell’album.

Track by Track
  1. Midnight of Silence 55
  2. Eroica 60
  3. Natural Motion 55
  4. The Narrow Way of Juliette 70
  5. Basteth's Kiss 75
  6. Agharti 1 70
  7. Agharti 2 75
  8. Agharti 3 70
  9. Carthago Nova 70
  10. Sibyl of the Dark 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

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