Lithio «Lithioland» [2016]

Lithio «Lithioland» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
04.09.2016

 

Visualizzazioni:
2823

 

Band:
Lithio
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Titolo:
Lithioland

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Daniele Scardina :: Voce;
- Walter Profeti :: Basso;
- Marco Benvenuti :: Chitarra;
- Matthieu Angbeletchy :: Chitarra;
- Leonardo Mitidieri :: Batteria;

 

Genere:
Alternative Rock

 

Durata:
42' 57"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
06.02.2016

 

Etichetta:
Raw Lines
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Distribuzione:
Audioglobe
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Agenzia di Promozione:
Libellula Press
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Recensione

I toscani Lithio danno alla luce il loro terzo lavoro intitolato “Lithioland”, un intenso rock made in Italy che ben prende le distanze rispetto al comune grazie all’apporto di incredibili elementi heavy, decisi e di notevole impatto dovuti alle singole influenze ed esperienze apportate e maturate dai membri della band anche nel corso delle numerosissime partecipazioni live. Il disco, sin dal brano d’apertura “Io no”, risulta decisamente duro, massiccio, potente, riff acerbi, ritmiche decise pronte a non far mai distrarre l’ascoltatore. La parte cantata in lingua madre per tutti gli undici brani risulta decisamente imponente pur apparendo particolare nella sua proposizione. Uno stile dunque innovativo per questa band che ha deciso di seguire i propri istinti senza lasciarsi condizionare da correnti o dal timore di non voler osare per non accettare le conseguenze. Ed invece le conseguenze sotto il profilo strumentale sono state decisamente potenti e singolari, di matrice anche americana se vogliamo, che hanno determinato la presenza di quell’ impatto che l’ascoltatore non si aspetta. Nel corso dell’ascolto, al di là della potenza ritmicamente sprigionata sia dalle chitarre che dalla batteria, non manca anche quella vena più soft che va di tanto in tanto a caratterizzare alcuni brani i cui contenuti abbracciano varie tematiche con particolare riferimento alle incomprensioni del mondo. L’opener del disco è affidata come già sopra anticipato a “Io No”, un brano massiccio e potente che mette subito tutti in riga per la sua particolare induzione e potenza strumentale. A seguire il successivo “Il mondo di chi”, una brano che cerca di scavare nell’io delle singole persone invitandole a rimanere vive e a non spegnersi mai messaggio questo trasmesso sotto il profilo musicale con un riff decisamente intenso nei contenuti ed una ritmica non troppo irruenta ma concentrata su passaggi un po’malinconici dove ad avere la meglio è il buon ritornello coadiuvato dalla buona voce. Segue “Il mercato degli eroi”, altro brano dai contenuti strumentalmente decisi e incisivi che ancora una volta offre la chiave vincente di questo lavoro; “Il silenzio di Dio” dall’apertura acustica ad effetto presenta quel lato più moderato e riflessivo della band concentrandosi questa volta sull’alternanza distorti acustici. Una muraglia di suono ci viene proposta da “La grande Ipocrisia” brano potente da ascoltare ripetutamente. I successivi “L’Altra Metà” “ e “Il nuovo Re” si mantengono sostanzialmente sulla stessa linea compositiva, riff massicci e andature moderate; “Il prezzo da pagare” invece appare quasi più cullarsi su se stesso prelevando soprattutto il contesto tematico del brano, “Inverno” è invece un brano di rock massiccio dai contenuti toccanti e dall’ottimo ritornello; è poi la volta dei conclusivi “La Realtà” e la “Danza della pioggia”, due brani prettamente rock, il primo deciso più del secondo maggiormente curato nei suoi dettagli. Una prova decisamente all’altezza della situazione, sound innovativo, note d’acciaio dove la noia non riesce a sopraggiungere neanche se cerchi di fartela venire.

Track by Track
  1. Io No 80
  2. Il Mondo di Chi 70
  3. Il mercato degli Eroi 70
  4. Il Silenzio di Dio 75
  5. La Grande Ipocrisia 75
  6. L'Altra Meta' 70
  7. Il Nuovo Re 75
  8. Il prezzo da pagare 75
  9. Inverno 70
  10. La Realta' 70
  11. La Danza della Pioggia 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 04.09.2016. Articolo letto 2823 volte.

 

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