Locus Animae «Prima che Sorga il Sole» [2016]
Recensione
Secondo Ep di quasi mezz’ora per i Locus Animae, band proveniente dal Novarese che ci propone 4 brani più intro di ciò che la loro pagina metal archives definisce come Gothic Black, che loro chiamano “Avantgarde con tinte oniriche” sulla pagina facebook, e che io definisco un gruppo extreme metal, a volte più prog, altre volte più gothic, anche per la voce femminile molto presente. Questo è il sound dei Locus Animae: una musica che coniuga il death metal con un po’ di malinconia gothic insieme ad un approccio musicale molto suonato e che rifugge il tipico schema della forma canzone per preferire l’enfasi musicale e la melodia altisonante, lo si sente in “Sponde”, l’episodio migliore dell’Ep.
Tuttavia, il resto dell’Ep non riesce a eguagliare i livelli dell’opener pur battendo su quello stile musicale: il fatto è che nonostante il buon contorno sonoro musicale, i riff mi suonano sempre abbastanza semplici e un po’ impersonali a volte, con “Prigione” che nella prima parte usa troppa solista, per poi planare su lidi gothic che però durano poco, con tanto di carillon finale troppo allungato e stereotipato. Più o meno lo stesso problema di riffs affligge gli altri brani, con “Spente Memorie” di fatto discreta ma anche già sentita e che insiste troppo su melodie catchy e su nient’altro, mentre “Orizzonte” mi suona poco personale e basta. Il tutto con una voce maschile che o è imprecisa come impostazione (la ripartenza pulita della quarta canzone), oppure imita i Cradle of Filth, senza che ce ne sia bisogno.
Insomma: a grandi linee direi che i Locus Animae hanno un buon senso melodico, ma le canzoni languono di un po’ tutto il resto: manca un main riff memorizzabile o perlomeno diversificato dalla persistente ricerca del pathos, manca una definizione maggiore del proprio stile musicale, ancora troppo sfumata, e soprattutto ci serve di sentire meno da chi sono ispirati i Locus Animae e più farina del loro sacco. Tutto questo rende “Prima che sorga il sole” sicuramente ancora acerbo e con una personalità musicale da sviluppare, nonché con un gusto estetico per la copertina da migliorare assolutamente, ché questa è davvero inguardabile.
In conclusione: se qualcosa di melodico ma anche estremo è ciò che state cercando, provate a dare una chance ai Locus Animae, anche se per ora per me sono ancora troppo acerbi.
Track by Track
- Intro S.V.
- Sponde 70
- Prigione 60
- Spente memorie 60
- Orizzonte 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 50
- Originalità: 60
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
60Recensione di Snarl pubblicata il 14.06.2016. Articolo letto 1707 volte.
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