Lord Agheros «Nothing At All» [2016]

Lord Agheros «Nothing At All» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
02.10.2016

 

Visualizzazioni:
2131

 

Band:
Lord Agheros
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Titolo:
Nothing At All

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Gerassimos Evangelou :: All instruments, vocals, recording;

 

Genere:
Post Metal

 

Durata:
40' 53"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
07.10.2016

 

Etichetta:
My Kingdom Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Quinto lavoro in autoproduzione per Lord Agheros, one man band capitanata da Evangelou Gerassimos, con il nuovissimo “Nothing at All”, un lavoro sostanzialmente orientato sul malinconico per le sue melodie oscure frutto dell’esecuzione di un pianoforte che rende a ingrigire non poco ogni forma di emotività; al predetto contesto malinconico, vanno ad alternarsi brani decisamente coesi in un metal spesso tendente al death strumentale deciso e compatto sia per i contenuti sia per la buona strutturazione pur se realizzata in modalità mista tra elettronica e drum machine. L’autore nei contesti che si distaccano dal malinconico strumentale del pianoforte, non si risparmia, nel corso dell’ascolto, all’inserimento di passaggi vocali o spezzoni di film o incitazioni naziste di matrice Hitleriana; in altri brani si cimenta nuovamente nel classico con l’apporto lirico del cantato al femminile corale sempre malinconico. La disamina dei singoli brani, che racchiudono in prevalenza lavori classici di pianoforte, vedono l’apertura del disco con “The Laste Memories”, seguito dal successivo “Lake Water”, dove l’autore, con musica drammatica moderata, si avvale dell’operato cantato della buona Federica “Lenore” Catalano; il brano di seguito vede l’inserimento di un distorto come sottofondo ulteriore alla drammaticità della track; segue “Mankind Arise”, sonorità post metal di matrice quasi tribale contraddistinguono l’aperura del brano in un crescendo di sonorità metal che poi si arrestano dietro un corale da chiesa; chitarra acustica in accompagnamento rende omaggio ad una ritmica moderata di batteria e basi di viola e violino su “No More Rules”, è poi la volta di “Life And Death”, dove l’autore ci presenta un discorso accompagnato da una musica quasi magica tra chitarra con effetti moderni assolutamente piacevoli all’ascolto ed un refrain ripetuto che anticipa un metal strumentale decisamente moderno, frutto dell’ elettronica, che va a compattarsi sempre più in un death metal uniforme sino alla fine; è poi la volta del successivo “The Day to Die”, dove la chitarra acustica presenta un’andatura moderata che anticipa nuove sonorità metal quasi potenti con il sottofondo di chitarra d’apertura; in questo brano l’autore duetta per brevi tratti con l’inserimento della propria voce unificato ad un femminile; “On the SHore” nuova drammaticità in pianoforte con sottofondo di pioggia; “Idiocracy” potenza con un riff d’apertura potente il giusto e successiva andatura death metal un po’ alla Fear Factory di Demanufacture; il tutto con sottofondo parlato dell’autore che va ad irrompere su un ulteriore inserimento lirico tutto al femminile ed un successivo discorso di Mussolini ad incitazione delle folle; i successivi “What we Deverse”, “Final Thoughts” e il conclusivo “Nothing At All” sono brani in pianoforte talvolta con sottofondi corali e temporali annessi. Un lavoro decisamente particolare, forse un po’ troppo classico per i gusti di chi scrive, avvalendosi l’autore, per un abbondante 80% del lavoro, in brani di pianoforte classico su cui insistono di tanto in tanto particolari sottofondi. In ogni caso l’autore, già contraddistintosi in passato per le sue precedenti uscite, non ha affatto tradito le aspettative dei suoi seguaci e amanti di sonorità sia classiche che post metal alternate anche a momenti euforici, seppur rari, di death metal.

Track by Track
  1. The Last Memories 60
  2. Lake Water 65
  3. Mankind Arise 65
  4. No More Rules 60
  5. Life and Death 70
  6. The Day to Die 65
  7. On the Shore 65
  8. Idiocracy 75
  9. What we Deverse 60
  10. Final Thoughts 60
  11. Nothing At All 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
66

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 02.10.2016. Articolo letto 2131 volte.

 

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