Lorn «Subconscious Metamorphosis» [2013]

Lorn «Subconscious Metamorphosis» | MetalWave.it Recensioni Autore:
SorgLord N. »

 

Recensione Pubblicata il:
04.02.2014

 

Visualizzazioni:
1838

 

Band:
Lorn
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Titolo:
Subconscious Metamorphosis

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Deadchrist- Basso
Kurt Oberhollenzer- Batteria
Radok- Chitarre, Tastiere, Voce

 

Genere:
Black Metal / Ambient

 

Durata:
1h 0' 19"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
I, Voidhanger Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Per gli Altoatesini Lorn, il tradizionale Black Metal è ormai acqua passata e ce ne danno la totale conferma con questo nuovo album. Subconscious Metamorphosis si presenta come un disco imponente e dalle atmosfere profonde ma che non necessita di troppi fronzoli per essere apprezzato. L'equilibrio di ogni strumento, la giusta dose di tecnica e la straordinaria pienezza del suono fanno di questo album un ottimo esempio di avanguardia musicale. Un disco le cui sonorità ci fanno pensare a quelle atmosfere tipiche dei Drudkh, miste allo sperimentalismo ed alla frenesia dei Deathspell Omega. Le taglienti chitarre tessono profonde ragnatele alle quali il Synth marca sempre più la sua presenza mano a mano che si prosegue con l'ascolto. Si arriva subito al punto, senza troppe cornici, con una "Definitive Conjunction" aggressiva al punto giusto, dai riff tutt'altro che scontati accompagnati da una batteria decisa che fonde caotici ritmi dalla media velocità con altri cadenzati e martellanti che rendono il tutto più tetro ed ossessivo. Il viaggio prosegue a gonfie vele tra una "Strident Orbits" ed una "Sidereal Synapsis", forse un po' troppo ripetitiva e monotona per durare poco più di sette minuti, fino a "prendere una pausa" immergendoci in "Fragmented Souls", interessante pezzo ambient, molto semplice ma particolarmente efficace. Si riparte con un' ancor più interessante "Aeon Fears pt 1", dal ritmo cadenzato, paranoico, da spettacolari bendings ed una dissonaza che conferisce imponenza al tutto. La trilogia spazia da parti ambient a parti intrise da uno sperimentalismo degno di tal nome fino ad arrivare ad una straordinaria "Primera Alma" dove le contaminazioni di Synth raggiungono il loro apice tra passaggi che ricordano lontanamente lo Space Black degli Ornassi Pazuzu. "XXI" conclude l'album con un alone darkwave quasi intento a riportarci alla realtà dopo un viaggio tra uno spazio oscuro, quasi frenetico ed opprimente. Subconscious Metamorphosis è nel complesso un ottimo lavoro, da ascoltare con particolare attenzione per poterne cogliere ogni dettaglio. I Lorn si sono dimostrati perfettamente in grado di proporre al pubblico il loro cambio di sonorità. Ottimo Lavoro, consigliato soprattutto a coloro che ascoltano Deathspell Omega, Hate Forest e Drudkh.

Track by Track
  1. Definitive Conjunction 65
  2. Strident Orbits 70
  3. Sidereal Synapsis 55
  4. Fragmented Souls 65
  5. Aeon Fears Pt.I 75
  6. Aeon Fears Pt.II 70
  7. Aeon Fears Pt.III 65
  8. Primera Alma 75
  9. XXI 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
68

 

Recensione di SorgLord N. pubblicata il 04.02.2014. Articolo letto 1838 volte.

 

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