Lostair «Anguane» [2012]

Lostair «Anguane» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
27.06.2013

 

Visualizzazioni:
2004

 

Band:
Lostair
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Titolo:
Anguane

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Teo :: Vocals, Guitar
Mattia :: Guitar
Gorgi :: Bass
Stizza :: Drums

 

Genere:
Metal

 

Durata:
40' 3"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

In quel di Vicenza a quanto pare vive un fitto sottobosco di musica underground. Ecco quindi i vicentini Lostair che dopo anni di continui cambiamenti di formazione e con demo ed EP all’attivo pubblicati tra il 2006 e il 2007 hanno da poco rilasciato il loro debut “Anguane”.
C’è da dire che non si inizia nel migliore dei modi dato che il platter ci propone una ben poco interessante introduzione di eccessiva lunghezza che fa venir voglia di passare avanti a sentire cosa realmente può offrirci il disco; con tutta sorpresa mi trovo una gradevole “The New Order”, thrash metal mediamente old-school a cavallo costantemente con un classico Heavy di scuola ottantiana. Qui si evincono qualità e anche nella successiva “Tower Of The Eagle” non ho trovato di che lamentarmi.
I problemi arrivano con “Aurora”, brano sicuramente valido ma dai sapori molto lontani dalle canzoni precedenti: un Power estremamente melodico nel quale confluiscono abbondanti influenze esterne prese un po’ qua e là da grandi nomi del genere; il discorso continua con ‘Kissed By The Sins’ portatore di un Heavy standard quindi possiamo dire che quel poco di violenza che abbiamo sperimentato all’inizio si è momentaneamente spento e non si riaccende nemmeno con ‘Primivite’ né con la, ahimè, banalotta ‘The Last Choice’ ma ecco che finalmente arriva la title-track e ci mostra le qualità dei Lostair: un Power sporcato di Thrash, melodica e gradevolissima all’ascolto, indice che il tanto girovagare di stili diversi finalmente ha trovato un punto fermo, segnale anche di tanti cambi di line up e di musicisti di caratura e background diverso. Mi rendo conto che è perfettamente umano tentare di porre uno stop stilistico a qualche idea senza avere troppo successo, almeno inizialmente, specie se ogni musicista proviene da un luogo musicale diverso dagli altri. Ognuno ha i propri bagagli culturali e la difficoltà sta proprio lì: metterli insieme.
Anche con “2012” il discorso non cambia: una fine di disco convincente e, a parer mio, illuminante circa la possibile strada da prendere. Non penso che i nostri siano tagliati per un tipo di Metal troppo violento, invece vanno proprio forte su quello melodico con un pizzico di ritmo cadenzato per donare più energia. “2012” e la stessa “Anguane” sono i brani più rappresentativi e migliori del disco che, lo ricordiamo, è frutto di tanti stravolgimenti, lavoro e che è comunque un debutto quindi i nostri hanno tutto il tempo per smussare e migliorare la loro potenza di fuoco. Le basi ci sono e non sono di certo traballanti tecnicamente.

Track by Track
  1. Fog From The Caves 50
  2. The New Order 70
  3. Tower Of The Eagle 70
  4. Aurora 65
  5. Kissed By The Sins 65
  6. Primitive 60
  7. The Last Choice 50
  8. Anguane 75
  9. 2012 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
65

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 27.06.2013. Articolo letto 2004 volte.

 

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