Lyriel «Paranoid Circus» [2010]
Lyriel
Titolo:
Paranoid Circus
Nazione:
Germania
Formazione:
Jessia Thierjung - vocals
Linda Laukamp - cello
Oliver Thierjung - cuitar
Markus Fidorra - drums
Martin Ahmann - keyboards
Joon Laukamp - violin
Tim Sonnenstuhl - bass
Genere:
Durata:
55' 35"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I Lyriel nascono in Germania nel 2003 e “Paranoid Circus” è il loro terzo disco. La formazione gode della presenza di due affascinanti fanciulle, alla voce e al violoncello, completano la band altri cinque elementi maschili, che finiscono col formare una strumentazione musicale piuttosto varia: in sostanza parliamo di un female rock classicheggiante e di un certo interesse.
Le suggestioni nordiche sono diffusamente presenti, quelle nelle quali l’atmosfera è resa solo da chitarra classica, voce e violino, mentre sullo sfondo si staglia lentamente un paesaggio freddo e ventoso. I Lyriel mescolano bene elementi gli folk di cui la tradizione musicale tedesca si è spesso fregiata, diversificando il genere con ambientazioni ricche da ascoltare attentamente. In ogni caso una voce molto morbida, un sound melodico; alternando ora ritmi tipiche del gothic female rock, ora tappeti sonori minimali in cui si distinguono soltanto gli strumenti classici in tutto il loro genuino fascino. Atmosfere che ai popoli mitteleuropei sicuramente sono familiari, che evocano le epoche leggendarie del passato e gli scenari folk disegnati da violino e violoncello. E credo che siano proprio questo tipo di tracce quelle meglio riuscite del disco. Degne di nota sono anche le ultime due, orchestral version e remix...una bella varietà direi.
Non c’è virtuosismo fine a se stesso né un sound eccessivamente mellifluo per adolescenti, i Lyriel si destreggiano bene mostrando qualcosa di più maturo e studiato. Il titolo del disco è forse poco calzante per l’idea che trasmette, giacchè nasconde qualcosa di molto lirico e gentile sotto la superficie, evocando tutt’altro sentimento piuttosto che la paranoia. La produzione è certamente molto curata, sopratutto per gli arrangiamenti e questo permette di apprezzare il disco ancora di più. Unico neo: la tracklist. Davvero imponente! Diciassette tracce sono decisamente tante e forse una cernita avrebbe aiutato, nonostante il buon risultato. In definitiva davvero un buon disco, che merita senz’altro attenzione dagli amanti del genere e non solo.
Track by Track
- Opening 65
- Welcome 65
- Like A Feather In The Wind 65
- The Regret 65
- Elderberry And Lavender 70
- Lullaby 75
- Foeman's Bride 70
- The Wolf 65
- So Long, My Love 70
- My Unawakened Soul 80
- Paranoid Circus 70
- The Wheel Of Fortuna 70
- The Way To Nowhere 75
- Another Time 80
- Conclusion 75
- Paranoid Circus (Orchestral Version) 85
- The Regret (Machin8 Remix) 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
72Recensione di MORO MOU pubblicata il --. Articolo letto 1760 volte.
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